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          [Roma, primi (3) X - 1903]


Ven.mo e carissimo sig.r Prevosto [di Castelnuovo?]


Scrivo a lei come a carissimo amico e fratello nel Signore.

È da oltre un anno che, assumendo la cappellania delle Grazie, domandava pure

nella domanda includeva mi si desse pure il locale annesso alla chiesuola per le ragioni

esposte che esponeva e che lei conosce. Anzi Anzi, a quel fine, io ho accettato di fare

domanda della cappellania, domanda che, con la mia nomina, fu accolta.

Ora è passato più di un anno e non se ne parla più.

Senta ora Ho bisogno di questo piacere: da Lei: se lei crede che detto locale -

(per qualunque ragione) - non ci sarà dato, mi faccia la carità di avvertirmi,

così io potrò provvedere diversamente.

Se può farmelo sapere con qualche sollecitudine, per il fine che la Congregazione

si era proposto accettando le Grazie - provvedendovi altrove