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Ottimo
Gentilissimo signor marchese,
Vengo
a Lei forse con troppa libertà La prego di perdonarmi la presente
lettera
Non
avrei voluto in questi giorni così dolorosi per lei come per la
famiglia scriverLe
parlarle di cosa che può riguardare interessi apparentemente tutto
materiali.
Ma
il timore che il ritardo possa recare in avvenire un dan
qualche danno
alla Colonia agricola di Monte Mario, mi fa ardito a scriverle la presente.
Ecco
di che si tratta. Aderente
Confinante alla Colonia agricola di Monte Mario
vi è
un terreno con casa rustica, tuttora
che era proprietà del compianto suo zio.
In quella casa vi abita una famiglia di un certo Andrea, che una volta monsignore
[Miscittelli]
voleva licenziare, ma che pregai di solle
soprassedere in vista
che
la vi fami
erano carica di figli
molti bambini.
Ora questi sono venuti alti e parecchi sono soldati: anche le figliuole
sono
gi venute alte.