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+ G. P. A. M. !
Pax Christi !
[1902]
Mio veneratissimo confratello,
Don Giudice chissà cosa ha capito vedendomi a ridere: io poi non so neppur più
d’aver riso; tante volte mi trovo così più balordo del solito che compie atti senza avvertirli.
Ma veniamo al serio.
Io sono dispostissimo a firmare quella faccenda; me la faccia avere
che firmo e mando.
Appena
prima di ricevere l’altra sua, io
era stato dal vescovo, ma mi aveva data
una lavata di testa tale che io adesso sono ancora un po’ balordo, e per un po’
non ci voglio andare, perché ho già tanti fastidi e vengo poi via così istupidito che ho paura
di diventare matto, perché vedo che mi capita di fare delle cose
che, se non fossi in quello stato, non le farei, - così di saltare la consumazione
del sangue nella S. Messa dopo certe udienze (ma la prego di non dire queste cose,
però me ne sono accorto ed ho consumato.
Sento che adesso sono stanco di testa, non so se mi spiego, e se mi fanno
delle impressioni troppo forti non capisco più.
So che il vescovo deve essere molto adirato con me, perché qualche tempo fa,
è andato là un chierico e c’erano anche due parroci e so che si è parlato un po’;
ma adesso, se dovessi sostenere un urto forte, potrebbe gettarmi per terra,
perché sono stanco di testa già per tanti fastidi.