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Ottime sig.ne,
Jeri
sono stato da quella Signora
E le ho parlato in
modo nel Signore di loro.
Essa mi disse «che già capiva che ad Avezzano forse non avrebbero potuto andare,
ma
che aveva però già pensato a Loro per
averle di metterle qui a Roma, desiderando
affidare
ad esse l’Istituto delle Studentesse
alunne delle Complementari e Normaliste. -
Mi disse che e per le scuole e per le altre cause quelle figliuole che ora sono
provvisoriamente a Argentano vanno perdendo la fede: che essa ha intenzione di portarle
a 70 e più, e che già ha l’approvazione del Consiglio e del Patronato che ne farebbe
della
maggior parte delle
[delle] maestre di asilo o direttrici,
per cui basterà abbiano fatte
le Complementari, essendo giâ d’accordo con l’Associazione pel Mezzodì d’Italia dove
vi è
largo campo di bene da compiere e vive ricerche di pr
tali maestre e direttrici di asili.
Mi
disse parlò di tutte
le speranze che aveva riposte in loro, es
altro e che aveva
saputo
d’un giovane d’ingegno di Milano che essa conosce, e che ritornò
alla luce [della]
fede al possesso
della verità religiosa dai colloqui, delle conversazioni avuti
con loro.
Di
lui augurî
si chiama me ne fece anche il nome, non ricordo piû
se sia Mazzoni o o
altro.
E poi mi disse se io le credeva adatte a simile missione.
Ho senz’altro risposto, quanto del resto sentivo in me, che le avrei certo credute
adattissime -
Allora
essa mi desse
soggiunse: io voglio subito
scrivere loro
facendo questa proposta.
A Roma verranno certo volentieri, e per ottobre pare sarebbe tutto fatto.
Io
che ho mai
Che ho mai da dire?
I
È da jeri che prego il Signore di dare
lume a me e a loro, secondo la sua volontà.
La
contessa ha prospettato la cosa in un modo molto bello
e lusinghiero e per il bene
di
qu che loro potrebbero fare ad un numero così
considerevole di orfane, che non sarò
né
vorrei mai io ad oppormi essere
che si dicesse essere stato d’impedimento
a bene sì grande.