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           [Tortona 1938 - 39]


Gentilissima signora,


Stamattina verso passeranno transit passerà a trovarm Tortona Malcovati

con il più alto uno de’ v vostri suoi cari figliuoli, e - mi valgo della occasione

per mandarle un saluto devoto e mille scuse di non aver ancora ri risposto an

alla graditissima sua dell’8 c.

Sì, ho pregato per lei e continuerò a ricordarla con nelle mie povere orazioni, -

come e io mi sento particolarmente e tanto vicino alle a loro nelle ascensioni dello spirito.

x Ho il piacere di dirle che oggi alcuni de’ miei già sono stati a Pietralata,

e altri vi andranno: - ho ritenuto che la visita non la facciano in truppa, ma a gruppi

e in punta di piedi, per meglio vedere e per non umiliare quella povera gente, -

parecchi anzi non in sottana da prete. Io ci ritornerò, spero, entro il mese

o ai primi d’agosto, per studiare sul terreno il da farsi: certo colà i bisogni sono molti.

Penso anch’io ad una scuola professionale che educhi ad onesto vivere cristiano

e italiano quei ragazzi, capaci a lavoro traendoli dall’ozio e dal mo pericolo del mal fare,:

bisogna è urgen un vero caso di coscienza il dar loro in mano un’arte remunerativa

che li provveda di un pane onorato nella vita.

Poi da cosa nasce cosa.

Penso che, se il Duce facesse un sopra luogo di 15 minuti, in breve quella zona

diverrebbe la vera città giardino della nuova Roma.

Ce lo E chissà che non venga ad inaugurare la scuola professionale

e qualche altra Opera di igiene sociale, che il soffio della fede e del fascismo

certo faranno sorgere in quella landa ora tanto bisognosa di tutto?