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Mio caro signore e amico in Domino,
Non posso scriverle che poche parole, ma pazienza. -
Verrò a Roma presto, e vedrò di far ricevere il bambino di Diamante
alla Colonia Agricola S. Maria a Monte Mario, dove sono altri, bambini di quell’età
sotto la guida di un buon sacerdote e degli eremiti, - lei così lo potrà vedere
e anche il sig.r Colonnello Fabiani.
La ringrazio della gentilissima sua: la ringrazio tanto del sonetto su S. Giacinta.
Giâ
penso che sia la santa
che le ha mandato il buon pensiero di inviarmi
quel
Sonetto, io La conosco bene
poiché S. Giacinta conosce bene me
e la
Piccola Congregazione, ché io
ce l’ho portata la Congregazione
tutta là là a Viterbo
in
ispirito, dentro un mare di amarezza,
quando La andai a trovare, saranno
quasi quattro
anni
e Le ne ho
recitato l’ufficio dav quelle buone suore me
l’hanno scoperta
e le ho recitato l’Ufficio davanti.
Circo Agonale Palazzo Pamphili
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