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Buona figliuola del Signore,
Ricevo la sua lettera del 9 aprile.
Non
ho nessuna difficoltà di darLe il permesso che Ella chiede, tanto
piû che sono
Persuaso
che ella, avrò nel
frattempo passata ora a Genova, avrà preso consiglio,
su quanto mi scrive, dal suo direttore di spirito e che quindi la sua decisione
sia
stata approvata o consigliata
da lui, dato anche lo forse
certo anche in vista dello stato
di
salute in cui lei venne si deve
a trovarsi dopo la malattia e morte di Giorgino, -
non
posso che rifiutarmi,
pur con dispiacere, dall’accordarle il permesso
che ella mi chiede.
Quanto
poi a poter continuare anche d’in famiglia a
pot ad occuparsi di condurre
a termine i lavori iniziati a S. Sebastiano Curone, se il p. Bouvier le dirà di farlo
e
lei lo può potrà fare
senza danno alla sua salute, da parte mia sono ben contento
che
lei possa continuare a fare del bene agli umili e ai poveri di Gesù
Cristo, e
per l’amore di Gesù Cristo.
Il
Signore la ricompensi di ogni
del molto bene che ha fatto con lo aiuto
della
sua grazia, e le conceda, prima di morire, di ritrovare
per poter riprendere
la vita religiosa a cui Dio tanto misericordiosamente la ha chiamata.