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Nobile signora,
Non le ho scritto prima perché speravo di venire a Roma in questa settimana
e di
fare la Pasqua a Roma.
Ora
non ho piû non ho più
questa speranza, e lo
dico con dolore.
Sto
bene io, ma è a letto don Sterpi per bronchite D.
Sterpi e ho parecchi malati
e per di più dovrò recarmi a Parigi di necessità o prima di Pasqua o subito dopo.
Ho
trascinata la cosa sin qui, ma ora ho dovuto telegrafare al
quell’ambasciata nostra
Console
Gen.le Lucchesi Palli. Si vuol fare per i figli degli
maschi degli operai italiani
quello che Donna Bice Tittoni fece giâ per le bambine.
In
questo Se vado dopo Pasqua, caso può darsi possa
prima venire
fare una corsa a Roma.
Io speravo sempre di poter venire ancora a celebrare in quella cara stanzetta:
farò
tutto quello che potrò per affrettare, ma sono tirato da cento
tante parti.
La ringrazio delle nuove di Guido: pregherò per lui, sì, lo farò col cuore proprio
come per un fratello.
Il Vicario di San Salvatore che avevo incaricato di definire per gli oggetti
della
chiesuola, mi mandò risp questa
lettera. Or dovrei non x
ne avrei parlato venendo,
ma ora non posso tardare piû a rispondere.
Approvando,
Ella voglia farmi pervenire
trasmettere il danaro direttamente
al
Vicario, così, per la Iª Comunione degli orfani, la Chiesuola sarà
meno
un
po’ a posto meno
squallida.
Le
notizi Per i figli Anche dei profughi, va bene. Le
ultime notizie da Como
sono buone.
Occorrerà intanto pensare per gli arredi sacri piû necessarî