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Riflessioni sugli Esercizii Sp.li
== 13 ==
testo di Sant' Ignazio
Riflessione del principio e fondamento :
perchè sopra di essa si regge tutta la vita cristiana, tutta la
vita ecclesiastica e religiosa = tutta la vita spirituale. Se inve-
ce che sono qui, fossi a parlare in altra sede e non per Esercizii
Spirituali,direi anche, e non mi sarebbe affatto difficile provare
che su questa riflessione si basa e si regge anche tutta la vita
sociale, civile e politica. Ma lasciamo la politica dove ella sta,
dice il Pellico, alla prima pagina delle mie Prigioni, e cos di-
co a me stesso e a voi, o miei cari, fin da questa prima Meditazio-
ne: lasciamo ogni argomento che sa di profano, ed entriamo nelle
vie di Dio, nella via e negli Esercizii dello spirito.
Quando io voglio andare in un posto, vedo quali strade devo eleg-
gere, prima di tutto le più sicure le più celeri, ( tempo ) le più
economiche, e arrivo alla mia meta al termine del viaggio.
La vita e' un viaggio, e un camminare, le generazioni passano, una
onda incalza l' altra: si cammina a piedi o in carrozza: zoppicando
o correndo, per le valli dimenticate o in aereoplano, ma tutto cam-
mina: tutto si muove: Eppur si muove! diceva G. G. tutto va: la
meta qual' è, qual'è il fine? - La tomba, eh no! - Il fine è Dio!
Non può esser altro che Lui.
Tutta la terra grida: Dio! Dio! - Dio - in tutte le lingue: tut-
te le eta', non tutte le citta' hanno anfiteatri, hanno elevato un
tempio: anche i villaggi sperduti hanno un altare: Dio ecco il
fine.
Senza padre e senza madre si può vivere: ma senza Dio non si vi-
ve: si può vivere senza quella che si dice civilta', non si vive
senza Dio.
Fecit hominem ad imaginem et similitudinem suam! - Creatus
est homo ad hunc finem.
Stabilito il fine per cui siamo creati, subito si conoscono i mez-
zi, e la via che dobbiamo battere per arrivare a Lui, al gran fi-
ne. - San Bernardo proponeva spesso ai suoi Monaci a meditare que-
sti due punti: Unde venis? et quo vadis? - Tutta la cognizione del
principio e fondamento sta qui: Unde venis? quo vadis ?
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Chi? Dio - Deus creavit hominem - Dio! 60 - 100, 1000 anni fa
c' era questo. Ed io? Io era nulla. - Io non c' era. -
Come sono venuto al mondo? - Da me forse - ma non può agire cio'
che non esiste. - Non da me - Ips fecit nos et non ipsi nos. -
Dal caso? Il caso è figlio della ignoranza. E' parola inventata
ad esprimere ciò di cui non sappiamo renderci ragione.
E poi il caso - esclude legge, misura ordine; mentre nella crea-
zione tutto è legge, misura, ordine. - I genitori? I genitori non
sono che strumenti sempre ciechi e non di rado involontar. Essi
ignorano quae sit via spiritus, et qua ratione compingantur ossa
in sinu matris. - Noi tutti constatiamo che la creazione dell' ani-
ma e l 'organismo del corpo importano una potenza e sapienza delle
quali le creature sono incapaci. I genitori non saprebbero come ar-
chitettarmi il corpo nè come si fa a darmi l' anima. Onde la ma-
dre dei Maccabei diceva ai suoi figli: neque enim spiritum et vitam
donavi vobis! - Chi dunque mi ha messo al mondo? Se voglio esse-
re ragionevole devo concludere che Dio solo mi ha creato perchè
Lui solo poteca trarmi dal nulla. - Cos ci insegna la ragione.
In sinu matris tuae ego Dominus feci te, et formavi te.
E' Dio che impastò il mio corpo come impastò quello di creta di
Adamo - è Dio che dal nulla creò l' anima che da' vita e forma al
corpo.
E donde creò l' anima? dal nulla! Mettendo in opera ( a dir cos)
per me quant' Š infinita la sua potenza, perchè correndo una distan-
za infinita tra l' essere e il non essere, affinchè io e tu fossimo
ha dovuto esercitare tutta la sua infinita potenza.
E quale ti ha creato? Ad immagine e similitudine sua, imprimendo
ti un raggio della sua divinita' ( formasti Domine ) ed una forma
emula della SS. Trinita' - essere intelligente - volonta' libero -
spirito immortale - facendoti di poco minore agli Angeli - paulo
minus ab Angelis etc.
E con quanto amore? con amore infinito ed eterno: amandoti da
tutta l' eternita' ( Santa Teresa i fiori ) a preferenza di innume-
revoli altri che l' avrebbero servito più santamente. essi ha la-
sciati nel nulla, e me creò, senza nessun mio merito: me peccatore
ingratissimo scegliendo e abbracciando, e quasi figliuolo nel pater-
no suo seno reggendomi, conservandomi difendendomi con singolare
provvidenza. - Dunque Dio mio creatore deve essere servito da me.
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Sono uomo, sono creatura: se creatura, sono dipendente da Dio,
come l' effetto dalla causa, come la statua dall' artefice: Dio è
il mio creatore e padrone deve essere servito da me. Egli infatti
e' chiamato Dominus il Signore.................................
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I Voi avete più bisogno delle altre di frequenti e efficaci
ajuti spirituali - siete le più lontane,- le più vicine vita più
rigogliosa e santamente feconda di opere sante - acqua più fresca
- più vicino al cuore della Congregazione.
Voi più lontane dal calore vitale - le estremita' del corpo cor-
rono pericolo di restar fredde, gelate, morte, sorprese d' atrofia
le membra atrofizzate si scuotono si stropicciano con fortissimi
spiriti - il santo focolare della Divina Provvidenza.
Il vento soffia più forte sulle alture: le alture siete voi.
Una societa' religiosa non può vivere nŠ prosperare se non in
quanto essa vive dello spirito del suo fondatore.
Una Suora - l' unione con Dio - Diligis me plus his ?
Amore di Dio - pieta' - tutto ordine - sale di ricevimento,
camera etc - eccetto la Cappella - Pio VIII - se non una visita -
almeno un ricordo.
preghiere - meditazione - rosario - Comunione, Esame di coscien-
za - Confessione ben fatta - visita - Maledictus a Deo qui facit
opus Dei negligenter ( quello non Š un prete di Don Orione )
la Suora non entra in Paradiso da sola - pesca di anime consorel-
le - menine - benefattrici. - Dove è? E' in chiesa che prega! Li-
tanie dei disperati. - Sant' Ignazio - pregare notte intera per no-
vizio. - Timeat orationem qui admonitionem contempsit.
San Francesco Borgia tre volte al giorno - Mascheroni.
Non sa parlare agli uomini di Dio chi degli uomini a Dio molto
non parla.
Respice, Domine, super hanc familiam tuam. - Visita, Domine, ha-
bitationem istam. - Respice de coelo, et vide et visita vineam
istam et perfice eam quam plantavit dextera tua. Non dimittam te
nisi benedixeris mihi - 13 Stazione.
Padre, confessatemi - la chiave in mano alla Madonna. Confi-
denza nella Madonna - fate pregare le pi— piccole.
San Francesco Saverio si serviva di essi. S. Filippo lo stesso.
Preghiera - preghiera - preghiera !