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V055T007                                                                                V055P024


                                              Riflessioni sugli Esercizii Sp.li


                                                        ==    13    ==



                                          testo di Sant' Ignazio


      Riflessione del principio e fondamento :

      perchè sopra di essa si regge tutta la vita cristiana, tutta la

vita ecclesiastica e religiosa = tutta la vita spirituale. Se inve-

ce che sono qui, fossi a parlare in altra sede e non per Esercizii

Spirituali,direi anche, e non mi sarebbe affatto difficile provare

che su      questa riflessione si basa e si regge anche tutta la vita

sociale, civile e politica. Ma lasciamo la politica dove ella sta,

dice il Pellico, alla prima pagina delle mie      Prigioni, e cos di-

co a me stesso e a voi, o miei cari, fin da questa prima    Meditazio-

ne: lasciamo ogni argomento che sa di profano, ed entriamo nelle

vie di Dio, nella via e negli Esercizii dello spirito.

      Quando io voglio andare in un posto, vedo quali strade devo eleg-

gere, prima di tutto le più sicure le più celeri, ( tempo ) le più

economiche, e arrivo alla mia meta al termine del viaggio.

      La vita e' un viaggio, e un camminare, le generazioni passano, una

onda incalza l' altra: si cammina a piedi o in carrozza: zoppicando

o correndo, per le valli dimenticate o in aereoplano, ma tutto cam-

mina: tutto si muove:    Eppur si muove! diceva G. G. tutto va:    la

meta qual' è,    qual'è il fine? - La tomba, eh no! - Il fine è Dio!

Non può esser altro che    Lui.

      Tutta la terra grida: Dio! Dio! - Dio - in tutte le lingue: tut-

te le eta', non    tutte le citta' hanno anfiteatri, hanno elevato un

tempio:    anche i villaggi sperduti hanno un altare: Dio    ecco il

fine.

      Senza padre e senza madre si può vivere: ma senza Dio non si vi-

ve: si può vivere senza quella che si dice civilta', non si vive

senza Dio.

      Fecit hominem ad    imaginem et similitudinem suam! - Creatus

est homo ad hunc finem.

      Stabilito il fine per cui siamo creati, subito si conoscono i mez-

zi, e la via che dobbiamo    battere per arrivare a    Lui, al gran fi-

ne.    -    San Bernardo proponeva spesso ai suoi    Monaci a meditare que-

sti due punti: Unde venis? et quo vadis? - Tutta la cognizione del

principio e fondamento sta qui: Unde venis? quo vadis ?


                                                                                                V055P025


      Chi? Dio - Deus creavit hominem    -    Dio! 60 - 100, 1000 anni fa

c' era questo. Ed io? Io era nulla. - Io non c' era. -

      Come sono venuto al mondo? - Da me forse - ma non può agire cio'

che non esiste.    -    Non da me - Ips fecit nos et non ipsi nos. -

Dal caso?    Il caso è figlio della ignoranza. E' parola inventata

ad esprimere ciò di cui non sappiamo renderci ragione.

      E poi il caso - esclude legge, misura ordine; mentre nella crea-

zione tutto è legge, misura, ordine. - I genitori? I genitori non

sono che strumenti sempre ciechi e non di rado involontar.    Essi

ignorano quae sit via spiritus, et qua ratione compingantur ossa

in sinu matris. - Noi tutti constatiamo che la creazione dell' ani-

ma e l 'organismo del corpo importano una potenza e sapienza delle

quali le creature sono incapaci.    I genitori non saprebbero come ar-

chitettarmi il corpo nè come si      fa a darmi l' anima.    Onde la ma-

dre dei Maccabei diceva ai suoi figli: neque enim spiritum et vitam

donavi vobis! -    Chi dunque mi ha messo al mondo?    Se    voglio esse-

re ragionevole devo concludere che    Dio solo mi ha creato perchè

Lui solo poteca trarmi dal nulla. - Cos ci insegna la ragione.

      In sinu matris tuae ego Dominus feci te, et formavi te.

      E' Dio che impastò il mio corpo come impastò quello di creta di

Adamo - è Dio che dal nulla creò l' anima che da' vita e forma al

corpo.

      E donde creò l' anima? dal nulla! Mettendo in opera ( a dir cos)

per me quant' Š infinita la sua potenza, perchè correndo una distan-

za infinita tra l' essere e il non essere, affinchè io e tu fossimo

ha dovuto esercitare tutta la sua infinita potenza.

      E quale ti ha creato? Ad immagine e similitudine sua, imprimendo

ti un raggio della sua divinita' ( formasti Domine ) ed una forma

emula della SS. Trinita' - essere intelligente - volonta' libero -

spirito immortale -    facendoti di poco minore agli Angeli -    paulo

minus ab Angelis etc.

      E con quanto amore?    con amore infinito ed eterno: amandoti da

tutta l' eternita' ( Santa Teresa i fiori ) a preferenza di innume-

revoli altri che l' avrebbero servito più santamente.    essi ha la-

sciati nel nulla, e me creò, senza nessun mio merito: me peccatore

ingratissimo scegliendo e abbracciando, e quasi figliuolo nel pater-

no suo seno reggendomi, conservandomi    difendendomi con singolare

provvidenza. -    Dunque Dio mio creatore deve essere servito da me.


                                                                                                V055P026


      Sono uomo, sono creatura: se creatura, sono dipendente da Dio,

come l' effetto dalla causa, come la statua dall' artefice: Dio è

il mio creatore e padrone deve essere servito da me.    Egli infatti

e' chiamato Dominus il    Signore.................................



                                                    ==    14    ==


      I    Voi avete più bisogno delle altre di frequenti    e efficaci

ajuti spirituali - siete le più lontane,- le più vicine vita più

rigogliosa e santamente feconda di opere sante - acqua più fresca

- più vicino al cuore della Congregazione.

      Voi più lontane dal calore vitale - le estremita' del corpo cor-

rono pericolo di restar fredde, gelate, morte, sorprese d' atrofia

le membra atrofizzate si scuotono si stropicciano con fortissimi

spiriti - il santo focolare della    Divina Provvidenza.

      Il vento soffia più forte sulle alture: le alture siete voi.

      Una societa' religiosa non può vivere nŠ prosperare se non in

quanto essa vive dello spirito del suo fondatore.

      Una Suora - l' unione con Dio - Diligis me plus his ?

      Amore di Dio    -    pieta' -    tutto ordine - sale di ricevimento,

camera etc - eccetto la    Cappella - Pio VIII - se non una visita -

almeno un ricordo.

      preghiere - meditazione - rosario - Comunione, Esame di coscien-

za - Confessione ben fatta - visita - Maledictus a Deo qui facit

opus Dei negligenter ( quello non Š un prete di Don Orione )

      la Suora non entra in Paradiso da sola - pesca di anime consorel-

le - menine - benefattrici. -    Dove è?    E' in chiesa che prega! Li-

tanie dei disperati. - Sant' Ignazio - pregare notte intera per no-

vizio. -    Timeat orationem qui admonitionem contempsit.

      San Francesco Borgia tre volte al giorno - Mascheroni.

      Non sa parlare agli uomini di Dio chi degli uomini a Dio molto

non parla.

      Respice, Domine, super hanc familiam tuam. -    Visita, Domine, ha-

bitationem    istam. - Respice de coelo, et vide et visita vineam

istam et perfice eam quam plantavit dextera tua.    Non dimittam te

nisi benedixeris mihi - 13 Stazione.

      Padre, confessatemi - la chiave in mano alla    Madonna.    Confi-

denza nella    Madonna - fate pregare le pi— piccole.

      San Francesco Saverio si serviva di essi. S. Filippo lo stesso.

      Preghiera -    preghiera - preghiera !