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C O N G R E G A Z I O N E
Istruzione - Lo scopo della nostra Congregazione:
La cristiana perfezione dei suoi membri. Ego elegi vos ut
eatis et fructum afferatis et fructum vester manest. (Io14)
Elegi - Eletti, come gli apostoli - fructus - fico - e il
frutto rimanga - rimane ciò che è perfetto. Il frutto è,
prima di ogni altro, la nostra perfezione, omnia cum, nihil
sine. Epperò Gesù Cristo: estote perfecti - Matth.V - E S.
Paolo: vocavit nos Deus in sanctificationem (I Tess.IV) e-
legit nos Deus ut essemus sancti (Efes.I) - Volere sincera-
mente ed efficacemente diventare perfetti - Š un obbligo.
S.Bernardo lo definisce: "Uno zelo indefesso del proprio
avanzamento ed uno sforzo continuo verso ciò che è miglio-
re".
Obbligo della perfezione. Nonè necessario già esserlo,
ma tendervi sì, senza posa e con i più generosi sforzi (S.
Tommaso) - E' conseguenza della consacrazione di noi a Dio
Amore cioè carità verso Dio, verso sè, verso il prossimo;
la perfezione consiste appunto nell'aver carità. Charitas
quod est vinculum perfectionis (S.Paolo Col.) - Plenitudo
legis, charitas. La perfezione nostra consiste nell'unirci
con Dio, con la massima intimità l'anima si trova in Dio
e Dio in essa, dice S.Giovanni. Per Iddio ci immoliamo, lo
benediciamo nelle prosperità, nelle avversità. Per il
prossimo - l'anima religiosa obbedirà perfettamente ai suoi
Superiori, sopporterà i Confratelli, li edificherà con i
suoi esempi, si sacrificherà pel prossimo. Suore, Missio-
nari - S.Bernardo. Per sè - comnatterà contro le sue male
tendenze, abitudini, rinnegherà se stessa. Che cos'è la
perfezione' E' la carità perfetta: caritatem habete, quod
est vinculum perfectionis (Col.III). Ai Cristiani come
consiglio; ai religiosi come obbligo (S.Isidoro come il
cielo e la terra - cui fa più dato, più si esige). Una ca-
rità più ardente - Magna confusio esse pares (S.Gerolamo).
Dev'essere un progredire sempre continuo - navicella nel
fiume - S.Bernardo: non vuoi progredire? Vuoi dunque venir
meno? - S.Agostino: si autem dixeris: sufficit, periisti.
Alto monte - tesoro - starà sempre ai piedi trascurato, o-
zioso, cos chi non vuol durare fatica - senza forza d'a-
nimo, non c'è virtù. Come non si giunge mai alla perfezio-
ne di qualche scienza o arte se prima non desidera di a-
cquistarla - il Tintoretto. Il santo desiderio dà forza a
camminare (S.Lorenzo Giustiniani). 25 anni fa - Giarolo -
S.Maria Maddalena dei Pazzi - vide S.Luigi - suo grande
desiderio di amare Dio d'amore infinito onde in vita
aveva sofferto un martirio d'amore. Quasi effodientes
thesaurum (Giobbe III) - mai stancarsi - Beati quelli che
hanno fame e sete della giustizia, ossia della perfezione,
perchŠ saranno satollati (Matt.V).
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Ostacoli da combattere con tutte le nostre forze.
Le passioni. Le malattie morali del cuore - le perturbazio-
ni della n. natura guasta che vorrebbe ciò che si oppone
alla n. santificazione - S.Paolo: sento un movimento con-
trario alla legge. Sufficit tibi gratia mea. Una fame di
onori, di rinomanza, di stima, di agi, di comodità, di
sensazioni cattive, l'amore amodato di sè, di noi etc -
Militia est vita hominis super terram. L'Apostolo: labo-
ra sicut bonus miles Christi - guerra di tutti i giorni;
combattere dunque sempre combattere - No, no, no. Amore
alle comodità? orgoglio, sensualità? - E subito al primo
insorgere - Domine, vim patior - La Passione di G.Cr.
Deus meus pendet in patibulo, et ego voluptati operam da-
bo? Alle passioni opperre le virtù - all'orgoglio? alla
collera, alla concupiscenza, alla gola? Dài alla passio-
ne dominante - combattere e vincere la passione dominante;
o noi la vinciamo o essa ci vincera'.
La tiepidezza. facilità di peccati veniali - tralascia-
re la meditazione, la S.Messa, le orazioni, l'esame di co-
scienza, la lettura, o li fa con disattenzione e svoglia-
tezza, per l'uso, senza profitto. Mala voglia in Chiesa,
freddezza ai Sacramenti, non ama la ritiratezza, parla di
tutto meno che di Dio, di pietà - ha vanità, ha boria - si
crede capacissimo di guidarsi da sè: comincia a sentire
desiderio di beni e diletti del mondo. S.Giov. Vescovo di
Efeso - Utiman frigidus esses aut calidus; sed etc - Move-
bo candelabrum tuum de loco suo. Fico senza frutto - Ver-
gini stolte. Maledictus a Deo qui facit opus Dei negli-
genter - ci vuole una grazia potentissima: la mano della
Madonna.
Scoraggiamento. La perfezione non è cosa impossibile.
E' il diavolo che l'insinua - Agonizare pro anima tua et
usque ad mortem certa pro justitia. Regnum coelorum vim -
Tantum profeceris. quantum tibi ipsi vim intuleris.S.Gero-
lamo. Omnia possum in Eo qui me confortat. La rottura del-
le gomme dell'automobile: riattano con pazienza e poi cor-
rono con più velocità per riguadagnare la strada perduta.
Un vero voglio; S.Galgano. Iddio permette per renderci u-
mili. --------
Il religioso non Š altro che un cristiano più perfetto -
Formazione religiosa - "sale della terra".
( 2 )
I discorsi sono ormai inutili. Gesù dimostrava la sua
celeste dottrina guarendo gli uomini e moltiplicando i pa-
ni; noi se vogliamo ancora essere creduti e fare del bene,
dobbiamo guarire i popoli seminando a pieni mani l'amore
di Dio e degli uomini e moltiplicando la vita di Cristo in
tutta l'umanità con opere di carità e seminando la nostra
spingendoci sino al sacrificio di noi stessi per far rivi-
vere Cristo nella sua divina carità.
Apriamo i nostri cuori e i nostri spiriti a questo nuovo
apostolato, a questa aspirazione e a questa forza. Biso-
gna che questa nostra Congregazione cresca, si moltiplichi
e riempia la terra e sia come l'esercito nuovo della fede
(Provvidenza) e della carità. Armiamoci di carità e riu-
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niremo nell'unità della Chiesa di Dio - e allora i popoli
avranno la pace di Cristo nel Regno di Cristo. Un esercito
nuovo armato di umiltà, di purezza, di fede, di carità.
La nostra vita deve essere un'agape in cui ciascuno offra
invece di prendere. Che si può fare di meglio delle no-
stre lagrime, del nostro amore, della vita, del sangue che
una consacrazione a Dio e un olocausto per la felicità de-
gli uomini. Risolviamoci una volta, se vogliamo essere
religiosi di Dio e della Chiesa, vogliamolo davvero. Via
le alternative, i tentennamenti; si aggiunga, si tolga, si
riformi; via l'inerzia, via l'ozio, via l'infingardaggine.
Preghiamo! Orsù, dica ciascuno di noi, voglio essere Sacer-
dote e Religioso secondo il cuore di Dio e della chiesa:
pregherò, mi mortificherò, lavorerò, studierò, farò ogni
sforzo ma voglio essere quello che Dio vuole da me non in-
degno della celeste vocazione: un sacerdote e religioso di
fede, di spirito, di carità; voglio essere uomo di Dio e
stampato sulla forma di Gesù Cristo.
La vita intemerata e l'orazione sono i due gran mezzi con
cui si ottengono tutte le grazie da Dio. Coll'orazione si
può ottenere da Dio una gran misura di carità che santifi-
chi i vostri studi e da profani li faccia divenir santi e
spirituali.
O SS. Vergine, o Madre di Dio. Respice de coelo et vide
et visita vineam istam et perfice eam quam plantasti de-
xtera tua.
( 3 )
Non extinguetur in nocte lucerna eius! Come il cibo a-
limenta e conserva, cos le pratiche di pietà nutriscono
l'anima e la rendono forte contro le tentazioni. Fino a
tanto che noi saremo zelanti nelle pratiche di pietà il
nostro cuore sarà in buon'armonia con tutti, saremo alle-
gri e contenti della nostra vocazione. Al contrario co-
mincieremo a sentire forti tentazioni quando nel cuore co-
mincierà a farsi strada la negligenza nelle pratiche di
pietà. E' la storia degli Ordini e Congr. Religiose:
fiorirono e promossero il bene della Chiesa e delle anime
fino a tanto che si mantenne in vigore la pietà: comincia-
rono a decadere e a morire quando si rallentò lo spirito
di pietà e ciascun membro si diede a pensare alle cose sua
non a quelle di Gesù Cristo, come di alcuni cristiani si
lamentava già S.Paolo: Quaerunt quae etc (Philip.II,21).
Se amiamo il profitto della nostra anima; se amiamo la vi-
ta, la conservazione, la propagazione della nostra Congre-
gazione e dei nostri Confratelli, diamoci la massima sol-
lecitudine di non mai trascurare - di essere puntuali -
non trascuriamo niente. Qui diligit Deum nihil negligit
(Eccl.). Comincia dalle cose piccole : si vis magnus esse
a minimo incipe.
( 4 )
Unusquisque in qua vocatione vocatus est, in ea permaneat.
(I Cor.VII,20). Tu puoi fare meglio altrove - Mutatio lo-
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Regole del Religioso - San Giovanni Berchman
crocifisso - rosario - regole
Santa Teresa morente - S. Francesco Sales - S. Maria M. P.
santi regola osserv. la salvezza della religiosa sta nella
regola.
Sant' Alfonso: e' la regola l' Unica via di perfezione e di sal-
vezza. Qui spervit modica.
I Gesuati - fondati da San Giovanni Colombini.
Anche i Superiori - Esempio - 5 difetti da evitare
Vantaggi - temp.
Si entra in religione per santificarci. La Div. Provv. prov-
vede anche per la vita temporale.
Ogni individuo e' membro di una grande famiglia. = Gesù per
Capo - Maria per madre. Quaerite primum. Non e' mai mancato
== 5 ==
1) La cristiana perfezione dei suoi membri - ( ai cristiani co-
me consiglio, a noi come obbligo - cos a noi.
Non vos me elegistis, sed ego elegi vos, ut
il frutto e' prima di tutto, la nostra perfezione,la nostra san-
tificazione nessun altro frutto senza questo.
Estote ergo perfecti - Vocavit nos Deus in sanctificationem:
elegit nos Deus ut essemus sancti - santi noi, santificheremo gli
altri.
1) Dovere del Religioso: la santita'.
In che cosa consiste la perfezione? San Bernardo: in uno zelo
indefesso del proprio avanzamento ed in uno sforzo continuo verso
cio' che e' migliore.
Nessuno la consegue se non ne ha il più vivo desiderio.
Ostacoli
S. Tommaso - non obbligato ad esserlo ma a tendervi - non solo
e' profitto avanzarsi ma non tornare indietro. -
Carita' vincolo perfezione - plenitudo legis charitas.
I le passioni - Bisogna combatterle - combattere vuol di-
re resistere col dire no alle loro smodate esigenze.
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Aggredirle - con atti contrarii - Specialmente passione domi-
nante.
Si autem dixerit sufficit - periisti.
2) la tiepidezza - Che cosa fa e che cosa non fa chi e' tiepi-
do. - Stato lagrimevole del tiepido - incipiam te evomere de ore
meo.
Illusione del tiepido - Importanza e modo di uscirne. -
3) lo scoraggiamento - Certamente bisogna fare sforzi.
Conseguire la perfezione non e' troppo ardua a chi ne conosce il
pregio a Chi riflette come Iddio vuole la conseguiamo - a Chi si
affida a Dio alla sua Gratia : gratia pluvia est.
Non lasciamoci abbattere, neppure in flagrante contraddizione coi
nostri propositi.
Voglio diventare perfetto. - S. Alessandro Sauli - Dositeo