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V055T034                                                                                V055P164


                        C O N G R E G A Z I O N E




                    Istruzione - Lo scopo della nostra Congregazione:


La cristiana perfezione dei suoi membri.    Ego elegi vos ut

eatis et fructum afferatis et fructum vester manest. (Io14)

Elegi - Eletti, come gli apostoli - fructus - fico - e il

frutto rimanga - rimane ciò che è perfetto. Il frutto è,

prima di ogni altro, la nostra perfezione, omnia cum, nihil

sine.    Epperò Gesù Cristo: estote perfecti - Matth.V - E S.

Paolo: vocavit nos Deus in sanctificationem (I Tess.IV) e-

legit nos Deus ut essemus sancti (Efes.I) - Volere sincera-

mente ed efficacemente diventare perfetti - Š un obbligo.

S.Bernardo lo definisce: "Uno zelo indefesso del proprio

avanzamento ed uno sforzo continuo verso ciò che è miglio-

re".

      Obbligo della perfezione. Nonè necessario già esserlo,

ma tendervi sì, senza posa e con i più generosi sforzi (S.

Tommaso) - E' conseguenza della consacrazione di noi a Dio

Amore cioè carità verso Dio, verso sè, verso il prossimo;

la perfezione consiste appunto nell'aver carità. Charitas

quod est vinculum perfectionis (S.Paolo Col.) - Plenitudo

legis, charitas. La perfezione nostra consiste nell'unirci

con Dio, con la massima intimità l'anima si trova in Dio

e Dio in essa, dice S.Giovanni. Per Iddio ci immoliamo, lo

benediciamo nelle prosperità, nelle avversità.    Per il

prossimo - l'anima religiosa obbedirà perfettamente ai suoi

Superiori, sopporterà i Confratelli, li edificherà con i

suoi esempi, si sacrificherà pel prossimo. Suore, Missio-

nari - S.Bernardo.    Per sè - comnatterà contro le sue male

tendenze, abitudini, rinnegherà se stessa. Che cos'è la

perfezione' E' la carità perfetta: caritatem habete, quod

est vinculum perfectionis (Col.III).    Ai Cristiani come

consiglio; ai religiosi come obbligo (S.Isidoro come il

cielo e la terra - cui fa più dato, più si esige). Una ca-

rità più ardente - Magna confusio esse pares (S.Gerolamo).

Dev'essere un progredire sempre continuo - navicella nel

fiume - S.Bernardo: non vuoi progredire? Vuoi dunque venir

meno? - S.Agostino: si autem dixeris: sufficit, periisti.

Alto monte - tesoro - starà sempre ai piedi trascurato, o-

zioso, cos chi non vuol durare fatica - senza forza d'a-

nimo, non c'è virtù. Come non si giunge mai alla perfezio-

ne di qualche scienza o arte se prima non desidera di a-

cquistarla - il Tintoretto. Il santo desiderio dà forza a

camminare (S.Lorenzo Giustiniani). 25 anni fa - Giarolo -

S.Maria Maddalena dei Pazzi - vide S.Luigi - suo grande

desiderio di amare Dio d'amore infinito onde in vita

aveva sofferto un martirio d'amore.    Quasi effodientes

thesaurum (Giobbe III) - mai stancarsi    - Beati quelli che

hanno fame e sete della giustizia, ossia della perfezione,

perchŠ saranno satollati (Matt.V).


                                                                                                V055P165


            Ostacoli da combattere con tutte le nostre forze.

Le passioni. Le malattie morali del cuore - le perturbazio-

ni della n. natura guasta che vorrebbe ciò che si oppone

alla n. santificazione - S.Paolo: sento un movimento con-

trario alla legge. Sufficit tibi gratia mea. Una fame di

onori, di rinomanza, di stima, di agi, di comodità, di

sensazioni cattive, l'amore amodato di sè, di noi etc -

Militia est vita hominis super terram.    L'Apostolo: labo-

ra sicut bonus miles Christi - guerra di tutti i giorni;

combattere dunque sempre combattere - No, no, no. Amore

alle comodità? orgoglio, sensualità? - E subito al primo

insorgere - Domine, vim patior - La Passione di G.Cr.

Deus meus pendet in patibulo, et ego voluptati operam da-

bo?    Alle passioni opperre le virtù - all'orgoglio? alla

collera, alla concupiscenza, alla gola?    Dài alla passio-

ne dominante - combattere e vincere la passione dominante;

o noi la vinciamo o essa ci vincera'.

      La tiepidezza. facilità di peccati veniali - tralascia-

re la meditazione, la S.Messa, le orazioni, l'esame di co-

scienza, la lettura, o li fa con disattenzione e svoglia-

tezza, per l'uso, senza profitto.    Mala voglia in Chiesa,

freddezza ai Sacramenti, non ama la ritiratezza, parla di

tutto meno che di Dio, di pietà - ha vanità, ha boria - si

crede capacissimo di guidarsi da sè: comincia a sentire

desiderio di beni e diletti del mondo.    S.Giov. Vescovo di

Efeso - Utiman frigidus esses aut calidus; sed etc - Move-

bo candelabrum tuum de loco suo.    Fico senza frutto - Ver-

gini stolte.    Maledictus a Deo qui facit opus Dei negli-

genter - ci vuole una grazia potentissima: la mano della

Madonna.

      Scoraggiamento. La perfezione non è cosa impossibile.

E' il diavolo che l'insinua - Agonizare pro anima tua et

usque ad mortem certa pro justitia.    Regnum coelorum vim -

Tantum profeceris. quantum tibi ipsi vim intuleris.S.Gero-

lamo. Omnia possum in Eo qui me confortat.    La rottura del-

le gomme dell'automobile: riattano con pazienza e poi cor-

rono con più velocità per riguadagnare la strada perduta.

Un vero voglio; S.Galgano. Iddio permette per renderci u-

mili. --------

Il religioso non Š altro che un cristiano più perfetto -

Formazione religiosa - "sale della terra".


                                                                                                    ( 2 )


      I discorsi sono ormai inutili.    Gesù dimostrava la sua

celeste dottrina guarendo gli uomini e moltiplicando i pa-

ni; noi se vogliamo ancora essere creduti e fare del bene,

dobbiamo guarire i popoli seminando a pieni mani l'amore

di Dio e degli uomini e moltiplicando la vita di Cristo in

tutta l'umanità con opere di carità e seminando la nostra

spingendoci sino al sacrificio di noi stessi per far rivi-

vere Cristo nella sua divina carità.

Apriamo i nostri cuori e i nostri spiriti a questo nuovo

apostolato, a questa aspirazione e a questa forza.    Biso-

gna che questa nostra Congregazione cresca, si moltiplichi

e riempia la terra e sia come l'esercito nuovo della fede

(Provvidenza) e della carità.    Armiamoci di carità e riu-


                                                                                                V055P166


niremo nell'unità della Chiesa di Dio - e allora i popoli

avranno la pace di Cristo nel Regno di Cristo. Un esercito

nuovo armato di umiltà, di purezza, di fede, di carità.

La nostra vita deve essere un'agape in cui ciascuno offra

invece di prendere.    Che si può fare di meglio delle no-

stre lagrime, del nostro amore, della vita, del sangue che

una consacrazione a Dio e un olocausto per la felicità de-

gli uomini.    Risolviamoci una volta, se vogliamo essere

religiosi di Dio e della Chiesa, vogliamolo davvero. Via

le alternative, i tentennamenti; si aggiunga, si tolga, si

riformi; via l'inerzia, via l'ozio, via l'infingardaggine.

Preghiamo! Orsù, dica ciascuno di noi, voglio essere Sacer-

dote e Religioso secondo il cuore di Dio e della chiesa:

pregherò, mi mortificherò, lavorerò, studierò, farò ogni

sforzo ma voglio essere quello che Dio vuole da me non in-

degno della celeste vocazione: un sacerdote e religioso di

fede, di spirito, di carità; voglio essere uomo di Dio e

stampato sulla forma di Gesù Cristo.

La vita intemerata e l'orazione sono i due gran mezzi con

cui si ottengono tutte le grazie da Dio.    Coll'orazione si

può ottenere da Dio una gran misura di carità che santifi-

chi i vostri studi e da profani li faccia divenir santi e

spirituali.

O SS. Vergine, o Madre di Dio.    Respice de coelo et vide

et visita vineam istam et perfice eam quam plantasti de-

xtera tua.


                                                                                                    ( 3 )


      Non extinguetur in nocte lucerna eius!    Come il cibo a-

limenta e conserva, cos le pratiche di pietà nutriscono

l'anima e la rendono forte contro le tentazioni. Fino a

tanto che noi saremo zelanti nelle pratiche di pietà il

nostro cuore sarà in buon'armonia con tutti, saremo alle-

gri e contenti della nostra vocazione.    Al contrario co-

mincieremo a sentire forti tentazioni quando nel cuore co-

mincierà a farsi strada la negligenza nelle pratiche di

pietà.      E' la storia degli Ordini e Congr. Religiose:

fiorirono e promossero il bene della Chiesa e delle anime

fino a tanto che si mantenne in vigore la pietà: comincia-

rono a decadere e a morire quando si rallentò lo spirito

di pietà e ciascun membro si diede a pensare alle cose sua

non a quelle di Gesù Cristo, come di alcuni cristiani si

lamentava già S.Paolo: Quaerunt quae etc (Philip.II,21).

Se amiamo il profitto della nostra anima; se amiamo la vi-

ta, la conservazione, la propagazione della nostra Congre-

gazione e dei nostri Confratelli, diamoci la massima sol-

lecitudine di non mai trascurare - di essere puntuali -

non trascuriamo niente.    Qui diligit Deum nihil negligit

(Eccl.). Comincia dalle cose piccole : si vis magnus esse

a minimo incipe.


                                                                                                    ( 4 )


Unusquisque in qua vocatione vocatus est, in ea permaneat.

(I Cor.VII,20).    Tu puoi fare meglio altrove - Mutatio lo-


                                                                                                V055P167


      Regole del Religioso    -    San Giovanni Berchman

      crocifisso    -    rosario    -    regole

      Santa Teresa morente - S. Francesco    Sales    - S. Maria M. P.

      santi      regola osserv.    la salvezza della religiosa sta nella

regola.

      Sant' Alfonso: e' la regola l' Unica via di perfezione e di sal-

vezza.    Qui spervit modica.

      I Gesuati - fondati da San Giovanni Colombini.

      Anche i Superiori    -  Esempio    -    5 difetti da evitare


      Vantaggi    -    temp.

      Si entra in religione per santificarci.    La Div. Provv. prov-

vede anche per la vita temporale.

      Ogni individuo e' membro di una grande famiglia. =    Gesù per

Capo - Maria per madre.    Quaerite primum.    Non e' mai mancato



                                                            ==    5    ==


      1)    La cristiana perfezione dei suoi membri - ( ai cristiani co-

me consiglio, a noi come obbligo - cos a noi.

      Non vos me elegistis, sed ego elegi vos, ut

      il frutto e' prima di tutto, la nostra perfezione,la nostra san-

tificazione nessun altro frutto senza questo.

      Estote ergo perfecti - Vocavit nos Deus in sanctificationem:

elegit nos Deus ut essemus sancti - santi noi, santificheremo gli

altri.


      1)    Dovere del Religioso: la santita'.

      In che cosa consiste la perfezione?    San Bernardo: in uno zelo

indefesso del proprio avanzamento ed in uno sforzo continuo verso

cio' che e' migliore.

      Nessuno la consegue se non ne ha il più vivo desiderio.


                                                      Ostacoli


      S. Tommaso - non obbligato ad esserlo ma a tendervi    -    non    solo

e' profitto avanzarsi ma non tornare indietro. -

      Carita' vincolo perfezione - plenitudo legis charitas.


      I    le passioni    -    Bisogna    combatterle    - combattere vuol    di-

re resistere    col dire no alle loro smodate esigenze.


                                                                                                V055P168


      Aggredirle - con atti contrarii - Specialmente passione domi-

nante.

      Si autem dixerit sufficit - periisti.


      2)    la tiepidezza - Che cosa fa e che cosa non fa chi e' tiepi-

do. -    Stato lagrimevole del tiepido - incipiam te evomere de ore

meo.

      Illusione del tiepido -    Importanza e modo di uscirne. -


      3)    lo scoraggiamento -    Certamente bisogna fare sforzi.

      Conseguire la perfezione non e' troppo ardua a chi ne conosce il

pregio a Chi riflette come Iddio vuole la conseguiamo - a Chi si

affida a Dio    alla sua Gratia : gratia pluvia est.

      Non lasciamoci abbattere, neppure in flagrante contraddizione coi

nostri propositi.

      Voglio diventare perfetto. -    S. Alessandro Sauli - Dositeo