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                                    Spirito    di    p i e t …



      In questo Collegio non vi ‚ spirito di divozione, perciò le

cose vanno di male in peggio. Ma di chi la colpa?

      La colpa e' dei giovani si dice, che sono discoli e dissipa-

ti. - E nessun altro sara' colpevole.    Chierici e fin Sacerdoti

che di divozione ne hanno poca.

      Siamo abili assai - forse eloquenti. letterati, eruditi, sap-

piamo di matematica fin di politica, di sport - si e' affabilis-

simi non solo con quei fuori, ma anche con gli interni ( che

e' tutto dire ) eppure manca - manca una cosa assai assai più

importante: manca la pieta'.

      Vedete la Chiesa.

      Pio VIII - Don Giordano della Costa

      Me dejo cortra el pascuero

      Meglio il salotto che la Chiesa    -

      Delle cose di Dio non sa parlare, o se ne parla, con certa

apatia e freddezza.    Non c'è pricciolo di divozione - come verran-

no su i    Chierici giovani? - Non è mai puntuale nè alla Meditazio-

ne nŠ alla visita.

      Ecco perchè il Collegio va male, Feste Feste; ma che feste!

      Proiciam in faciem vestram.

      Ecco perchè non ci sono vocazioni o si perdono quelle che ci

sono.

      Posuerunt me custodem in vineis et vineam meam non custodivi.

      Ut non inanis fiat labor noster. ( Tess. III )

      ( Dio non benedice il Collegio.

      SS. Sacramento più da vicino, l' altare, il Tabernacolo, la

balaustra, la lampada, i vasi sacri.

      Domine dilexi decorem domus tuae    - Sancta sancte    tractanda

sunt.

      Verba movent, exempla trahunt.

      Regis ad exemplum, totus componitur orbis.

      Se i nostri Sacerdoti avessero cuori di figli amanti, Iddio

regolerebbe loro cuore di giudice verso se' stessi e di padri

verso i Confratelli e Alunni. Tutto andrebbe a meraviglia, vi sa-

rebbe pace, allegria, progresso materiale,scientifico e spiritua-

le, si godrebbe un vero paradiso in terra. - Ma se i Sacerdoti

sono privi dello spirito di pieta', quand' anche fuori di casa

il loro nome corra sulle labbra di tutti, e tutti ammirino la

abilita', l' ingegno e perfin lo zelo apostolico - quei di Casa

che l' hanno sempre sotto occhi, che mangiano il pane con lui

che hanno diritto di avere nei Sacerdoti degli Angeli che li


                                                                                                V055P178


guidino, non sono affatto contenti. - Mirabilia, fuori: in Casa

miserabilia.

      Persuadiamoci che dallo spirito religioso e di pieta' dipen-

de il buon andamento della casa e della Congregazione.

      San Paolo a Timoteo: exerce teipsum ad pietatem: pietas

autem ad omnia utilis est:    promissionem habens vitae quae nunc

est e futurae.


      Spiritu ferventes. - Domino servientes

      ficacia infruttuosa - tralcio che si stacca dalla vite - che

mittetur foras et arescet.

      L' esatta osservanza e lo spirito di fervore    ci conserva e

innalza, la rilassatezza ci abbatte e distrugge.

      L' avvenire della Congregazione dipende specialmente dalla

santita' della nostra vita - senza spirito noi comprometterem-

mo non solo la grandezza, ma l' esistenza della Congregazione.

      Meglio stare nel secolo che entrare in un Istituto che non

abbia spirito di pieta', che abbia perduto lo spirito religio-

so.

      Ma da chi dipende che questo spirito si conservi?    Specialmen-

te da me e dai Direttori e Sacerdoti ut luceant omnibus qui in

domo sunt.


      Fede; speranza, carita', amor della orazione, al lavoro, alla

temperanza, alla castita', alla mortificazione, alla poverta',

all' obbedienza ai Superiori e alla Regola e pratiche religiose.

      Imitatores mei estote.    Inspice et fac secundum exemplar.

      Allora s egli fara' veramente mirabilia ad aeternitatem.

      fecit enim mirabilia in vita sua; coepit facere et docere.


      Osservate se e' coltivata la pieta" e la moralita' che sono

le basi su cui poggia il buon andamento degli Istituti nostri.

Se le orazioni si dicono bene: se si fa la meditazione e la let_

tura spirituale = se si fanno le funzioni nei d festivi e fe-

riali, se vi è la frequenza dei Sacramenti e comodita' di fre-

quentarli.

      Se si da' la benedizione a tavola bene, e divotamente - la let-

tura.

      Provvedere Confessori pii e istruiti che ispirino confidenza -

nei Confratelli e allievi.

      Cercare tutti i modi di far fiorire la pieta'. Le varie Com-

pagnie e, dove si può, anche quella dell' Immacolata Concezio-

ne di Savio Domenico.

      Per ottenere buon risultato nelle nostre Case dai Direttori,


                                                                                                V055P179


Sacerdoti, Chierici, Confratelli e dai nostri giovani bisogna

promuovere la pieta' e la moralita'.    Siamo persuasi che le Ca-

se non camminano bene ( avessero pure la più bella apparenza )

se non regna in esse grande pieta' e moralita'.


      Sacramenti - Confessione-Istituzione divina

      tutte le settimane e scelta del Confessore - i Sacerdoti poi

che devono lavare le anime altrui.

      Don Bosco soleva confessarsi assai sovente e in pubblica sa-

crestia davanti a noi ragazzi che imparavamo così da lui.

      Don Alasonatti - "Questa e' la mia ora, e aspetterò."

      Mgr. Lasagna - Ius de fora.

      Don Albera dice che o dal suo o anche da un suo dipendente,

ma non lasciava mai la confessione settimanale.

      Don Bosco e la confessione

      e' il mezzo più efficace per trasformare noi e i giovani,

anche quelli già stati preda dei vizii. - Pensò Don Bosco che

senza di essa sarebbero tornati di poco o nessun profitto i ri-

trovati della moderna pedagogia, ond’è che egli pose a base del

suo sistema preventivo l' uso dei SS. Sacramenti.

      Per renderci forti contro gli assalti delle passioni e del de-

monio: contro gli allettamenti del mondo: invincibili nelle lot-

te contro le passioni e' di assoluta necessita' la frequente

Confessione ( pei giovani poi a 13 e 14 anni se non si confes-

sano ogni settimana, difficilmente stanno senza cadere in pecca-

ti gravissimi ).


      Non si obblighino i giovanetti alla frequenza dei SS. Sacra-

menti, ma si incoraggino e si porga loro comodita' di approfit-

tarne.

      I nostri Collegi si distinguano dagli altri per questo.

      Don Bosco    -    Cottolengo.

      Imitiamo questi maestri: imitiamoli nel crescere ed    educare

gli altri; ma da oggi cominciamo ad imitarli in noi stessi.

      Il Sacerdote e Religioso viene paragonato alla verga di Mo-

se'    alto o per terra: prodigi - a terra diviene un serpente

che uccide ed avvelena.


      O siamo veri e pii Sacerdoti e veri e pii Religiosi e allora

saremo grandemente buoni, ci salveremo e non mai saremo soli.

        o se saremo cattivi ci danneremo, ma non soli. - Mediocri

non possiamo mantenerci, e Dio ci rigetterebbe.

      Lite - o affare di grande rilievo: o ricchi o rovinati.


                                                                                                V055P180


      Così è il Sacerdote il religioso: egli ha da sostenere una

lite, una lotta importantissima col demonio e col mondo e con

noi stessi.

      Risolviamoci e decidiamo: dobbiamo deciderci ad essere di Dio

veramente compiutamente interamente: inequivocabilmente

      Si quaeritis, quaerite, diceva il profeta Isaia.

      ( popolo tentennante - si non quaeritis    quaerite? )