p { line-height: 115%; text-align: left; orphans: 2; widows: 2; margin-bottom: 0.25cm; background: transparent }

V055T048                                                                                V055P236


                                                      TEMPERANZA

                                                            ==    1    ==


      I frati e San Francesco rigorosissimo contro l' intemperanza nel

bere e mangiare / di Clemente IX    aliis, non sibi clemens

suo Vitto    dei primi tempi due volte    dalla domenica al gioved    dal

gioved    una torta ( magro    sua    Madre )

      finchè non sapremo mortificarci    circospetti bibite, vino o li-

quori    via l' austerita' nel cibo    ma guardiamoci dall' altro e-

stremo.

      Se il vizio del bere bene e del mangiar bene    prende possesso delle

nostre Case    siamo perduti.

      Uniformita' / ne uccide più la gola che la spada.

      La gola mandò in rovina molte Comunita'.

      Se andremo di questo passo qualche    Casa perirà. - Dio non bene-

dira'. - Guardatevi dai preti forestieri.

      Via gli amatori di bottiglie di buoni bocconi.

      saggia moderazione e giusto freno    agli istinti    talchè non rom-

pano l' equilibrio spirituale    nè varchiamo i limiti segnati dalla

prudenza e giustizia.


    D. Bosco e Mgr. Costamagna: me ne vado!    sicut erat


      altra    Conferenza    -    il vizio della gola ( non custodire botti-

glie -      intemperantia et castitas non possunt simul    coabitare.

      Si lignum tollimus, ignie estinguitur    -    Viaggiando

      Nei    Conventi dove c' Š temperanza c' è spirito religioso dove

no, no.

      Noi Direttori diamo l' esempio.    Le bottiglie sono la rovina del

le religiose famiglie.

      La temperanza allunga la vita. ( San Francesco Borgia    Camaldole-

si )

      Guerra senza quartiere a quanto sa di ozio    e intemperanza.

      Labor et temp.    -    Gesù sulla    Croce.

      Le Case della    mormorazione.

      San Paolo: un pò di vino    propter    stomacum.

      O mangiate o beviate    fate tutto a gloria di Dio ( S. Paolo )