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V055T050                                                                                V055P241


                                          LAVORO    E    TEMPERANZA




                                                      Anime e Amime !

                                  Mar de Hespanha - 5 Settembre    1921

                                  festa di S. Lorenzo    Giustiniani e di S. Alberto



                                                          ==    1    ==



      Lavoro e temperanza    -    due perle che devono risplendere sulla

nostra fronte    -    ecco ciò che fara' fiorire la nostra piccola Con-

gregazione    lavoro e temperanza    ecco l' eredita' che io lascio ai

miei figli    - diceva D. Bosco.

      S. Paolo 2da ai Tassalonicesi 3. 6 - 12    "Or fratelli etc.

      Buon uso del tempo - "E' necessario    che io compia le opere di

Colui che mi ha mandato    mentre è giorno" Giov. 9. 4.

      ""Voi stessi sapete - Atti.

      Multam malitiam docuit otiositas.

      A Mgr. Fagnano I Direttore del    Collegio San    Nicolas    D. Bosco

scriveva:    labor et temperantia = due armi    con cui vinceremo tutti

e tutto - da Don    Bosco andarono certi frati, e poi via!

      Voleva che fossero nello scudo salesiano - sulla prima facciata

delle regole - le due colonne - cadete queste l' edificio crolla e

schiaccia colle sue ruine la    Congregazione.

      I frati mosca - ; i succhioni - i parassiti della Congregazione.

      Nell' accettare i Novizii, via i pigri e gli oziosi e i golosi -

la mortificazione della gola e' l' a, b, c, della vita spirituale.

      San    Filippo: datemi una bocca una gola mortificata e vi darò un

santo. =    Alcune riflessioni su queste due nobilissime virtù. - O

Don    Bosco, assistimi dal    Cielo.

      penitenza del gomito.

      Filioli mei vultis ne huiusmodi virtutem in securitatem ponere?

sobri estote et fugite otiositatem.

      Di Don Bosco la S. Bandiera    ci ripete lavoro e preghiera.

      Iddio ha fatto del lavoro la legge costitutiva    in sudore vultus

tui -    i Patriarchi - S. Giuseppe -    Maria SS.    Gesù lavora.    Gli

Apostoli lavoravano, San Paolo faceva le stuoie le scarpe.

      lavoro! Lavoro!    L' evangelizzazione lavoro.

          San Tommaso.    S. Antonio Maria Zaccaria. S. Antonio da    Padova.

Napoleone dormiva 3 ore    le Macchine le locomotive il progresso -

tutti ci spinge - le nostre    Costituzioni - l' ozio è il padre dei


                                                                                                V055P242


vis - mai ci trovi oziosi.    don Bosco - D. Andrea    Beltrami. D.

Rua in treno.

      Nella natura non vi è ozio.    Figliol mio, lavora:    nel lavoro

sta la base della moralità: il lavoro, dopo la fede è la prima be-

nedizione della vita    -    il lavoro è sinonimo di vita    il lavoro è

salute.    Quando mia madre non ha più lavorato è morta.

      Il lavoro è il adre di tutte le virtù, come l' ozio di tutti

i viz - l' uomo che lavora vive in alte regioni la soddisfazione

morale    campano molto.

      Bighellonare    perdono tempo.


      Lavoro! - Spirito di lavoro - Da D. Bosco = fu chiamato l' Apo-

stolo del lavoro    la sua operosita' e' diventata proverbiale - opusco-

li contro protestanti - di pieta' - letture amene    storia civile

ecclesiastica - sistema metrico - musica - per inculcare la virtù-

monografie - visita alle Carceri di    Torino - prediche - alla Gene-

rala - - missioni - corrispondenza epistolare -    Lingue francese e

spagnola    assistere infermi - udienze a centinaia di persone - cu-

rare i Chierici i    collegi - la    Chiesa.


      La rivoluzione distrugge le    Congregazioni    disperde le Suore

sulle ruine    egli riedifica. -    Che sarebbe l' Italia oggi senza i

Salesiani, senza le    Salesiane    e il mondo civile? - E D. Bosco

al Confessionale?    Il Curato d' Ars    maggior numero di adulti. D.

Bosco maggior numero di giovani - per 30 - 40 anni    senza mai un

giorno di vacanza - 6 - 10 - fin 16 ore di    Confessionale    senza

prendere fiato - il suo Segretario sfinito - i due    Medici    Bruno e

Albertotti - vestito    logoro non tien più un punto.

      Voi di qui scriverete che avevate tanto lavoro - oh Iddio lo

sa come e quante volte avrei voluto venirvi in ajuto! - Ma anche

noi. -

      Il    Vescovo mi condusse - ed erano almeno 20 anni! E le passeg-

giate del    Brasile    -    jeri fu il primo sollievo, dopo non so quanti

anni. -    Abbiatevi cura della salute - lavorate solo quanto le for-

ze comportano, ma fuggite l' ozio, lavorate lavorate!    Don Bariani

Angelo a Noto,a    Tortona a Messina il Ch,co Viano, il Ch, Cesare Del Vec-

chio, il Ch, Zaccagnini - Fra Romualdo! "Chi più suda e più lavora vive

pur più allegramente"    cantavate jeri sera, ed io pensavo: ecco la

scuola di Don    Bosco    ecco la voce di D. Bosco! - ( il 24 dic. 1887

Mgr. Cagliero )    chiedo una sola cosa al signore - salvarmi l' ani-

ma !.


                                                                                                V055P243


      "Ti raccomando di dire a tutti i    Salesiani che lavorino con ze-

lo fervore e ardore - Lavoro! Lavoro!    Occupatevi sempre e inces-

santemente a salvar anime! - E 6 giorni dopo a D. Rua manifestò

l' ultima sua volonta': ai giovani rammenterai sempre la divozione

al SS. Sacramento e a Maria SS. - e ai Salesiano poi dirai che loro

raccomandi il lavoro.

      Ed ora che vi parlo di    Don Rua. - Che faceva? Io l' ho conosciu-

to - il mattino    Meditazione, Confessioni -    Messa - mai si prende-

va mezz' ora di sollievo senza lavorare nello stesso tempo    attor-

no ad un' anima, o quando passeggiava e pareva che celiasse sempre

conduceva i fili a trattare del bene della Congregazione.

      Confessava e sveniva! - Magro ma lavoratore - e D. Cerutti una

infermeria ambulante - e alla testa delle    Case i lavoratori -; pie-

montesi o lombardi o genovesi: - i più laboriosi!    Ma, per grazia

di Dio, anche i nostri: i preti che corrono: i    Chierici che non

perdono tempo. -

      Benedite, o Signore, chi non ci fa perder tempo! - San Bernardi-

no da    Siena    tanto vale un momento di tempo quanto    Dio !

      Questo è il lamento dei dannati: Oh si daretur hora! - Invece su

certe nostre camere già si può scriverci:    somnum et accidia! -

      Come ci faremo    santi e opereremo il bene della    Chiesa e la sa-

lute delle anime,    stando con le mani in mano, leggendo giornali

o romanzi forse    perniciosi, mentre la disciplina religiosa va in

isfacelo e il demonio miete e le anime vanno vanno alla perdizione?

      Venit inimicus homo et superseminavit zizzania!    E i figli del-

le tenebre sono più alacri e più prudenti che i figli della luce e

della vertia'. =    Vedete i protestanti    vedete il demonio. -

tanquam leo rugiens, dice San    Pietro, circuit etc.

      Ah il cubiculum otiositatis!    E' là che si aguzza la punta del

chiodo destinato a riconfiggere in    Croce    Gesù    Cristo e a dar mor-

te    alla nostra madre la    Congregazione.    Se in una    Comunita' si

incomincia ad introdurre l' ozio, è bell' e finita.    Se al contrario

lavoreremo molto, il lavoro grande remedium concupiscentiae et erma

potens contra omnes insidias diaboli. - La siesta - in Sicilia -

D. Aliffi e in    America.

      Guai a noi se la siesta pianta le sue tende. - E' nella siesta

che sta appiattato il diavolo.

      E' stato nella siesta ( hora sexta ) che G. venne crocifisso.......

      I Monaci    della    Chiesa


                                                                                                V055P244


      Per chi non crede tutto è spavento.    Per me, se non sentissi Dio

nelle mie fatiche nè miei sudori, non mi fiderei di vivere.    La vi-

ta del lavoro mi parrebbe peggio della foresta, dove urlano le bel-

ve ed infierisce la tempesta.

      Chi pretende di togliere    Dio dall' anima dei lavoratori è ben

crudele: è il beduino, che spoglia l' uomo di tutto, e per portarlo

nel cuore del deserto, gli grida:    Cammina.


      Per il lavoratore del braccio la fede è un bisogno prepotente

del cuore.

      " La perdita della fede - cos lo    Strauss ( Sanit - Ellier,

pag. 273 ) -    la perdita della fede    nella    Provvidenza è uno dei -