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Apriamo a molte genti un mondo nuovo e divino pieghiamoci con caritatevole
dolcezza alla comprensione dei piccoli, dei poveri degli umili.
La nostra Italia che ha avuto i piû grandi poeti di Dio e un’arte cattolica sovrana
da Dante a Michelangelo e da Michelangelo al Manzoni
Sono laici nella poesia italiana i più grandi glorificatori della Chiesa, -
dall’Autore del Cantico di Frate Sole all’Autore degli Inni Sacri
Vogliamo essere bollenti di fede e di carità.
Vogliamo essere santi vivi per gli altri morti a noi.
Ogni
n/ parola dev’essere un soffio di cieli aperti:,
tutti vi devono sentire la fiamma
che
arde il n/ cuore e la luce del incendio interiore ritrovarvi
Dio e Cristo.
La n/ divozione non deve lasciar freddi e annoiati perché dev’essere veramente
tutta viva e pina di Cristo.
Seguire i passi di Gesù fin sul Calvario, e poi salire con Lui in Croce o ai piedi
della Croce morire d’amore con Lui e per Lui.
Avere sete di martirio.
Servire negli uomini il Figlio dell’Uomo -
Per conquistare a Dio e afferrare gli altri occorre, prima, vivere una vita intensa
di Dio in noi stessi, avere dentro di noi una fede dominante, un ideale grande
che sia fiamma che ci arda e risplenda - rinunciare a noi stessi per gli altri - ardere la n/ vita
in un’idea e in un amore sacro più forte. -
Nessuno che obbedisca a due padroni - ai sensi e allo spirito - potrà mai trovare
il segreto di conquistare le anime.
Dobbiamo dire parole e creare opere che sopravvivano a noi.
Mortificarci in silenzio e in segreto.
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Segui la tua vocazione e mantieni fede ai tuoi voti.
Onoriamoci di poter fare i piû umili servizî domestici.
Dobbiamo essere santi, ma farci tali santi che la nostra santità non appartenga
solo
al culto dei fedeli, nella
né stia solo nella Chiesa, ma trascenda ed
esca
e
getti nella società tale
tanto splendore di luce, tanta calore
vita di amore di Dio
e
degli uomini da essere rit
piû che i santi della Chiesa i santi
del popolo
e
della salute sociale. e del
Dobbiamo essere una profondissima vena di spiritualità mistica che pervada
tutti gli strati sociali: spiriti contemplativi e attivi «servi di Cristo e dei poveri»
Non datevi alla vanità delle lettere non lasciatevi gonfiare dalle cose del mondo.
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Comunicare con i fratelli solo per edificarli comunicare con gli altri
solo per diffondere la bontà del Signore.
2) servire a Cristo nei poveri
1)
amare Cristo in tutti
Cristo
3)
salvare rinnovare in
noi Cristo e tutto restaurare in Cristo
4) salvare sempre, salvare tutti, salvare a costo di ogni sacrificio
con
passione redentrice, e
con olocausto redentore - grandi anime e
cuori grandi
e magnanimi
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forti e libere coscienze cristiane che sentano la loro missione di verità, di fede,
di
alte speranze, di carità
amore santo di Dio e degli uomini, e che nella luce della
fede
d’una fede grande, grande, proprio «di quella» nella Divina Provv.za e camminino,
senza macchia e senza paura, per ignem et aquam e pur tra il fango di tanta ipocrisia,
di tanta perversità e dissolutezza.
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Portiamo
con noi e ben dentro di noi il divino tesoro di della
quella Carità che è Dio,
e pur dovendo andare tra la gente, serbiamo in cuore quel celeste silenzio
che nessun rumore del mondo può rompere la cella inviolata dell’umile conoscimento
di noi medesimi, dove l’anima parla con gli angeli e con Cristo Signore.
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Il tempo che è passato, più non l’abbiamo: il tempo che è a venire non siamo sicuri
d’averlo: sol dunque questo punto del tempo presente abbiamo, e più no.
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Intorno a noi non mancheranno gli scandali e i falsi pudore degli scribi
e
dei farisei, né le insinuazioni malevoli, né le più
br calunnie e persecuzioni.
Ma, o figli miei, non dobbiamo avere il tempo di «volgere il capo a mirare l’aratro»,
tanto la nostra missione di carità ci spinge e c’incalza, tanto l’amore del prossimo ci arde
tanto
il terribi divino
cocente foco di Cristo ci consuma -
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Noi siamo gli inebriati della carità e i pazzi della Croce di Cristo Crocifisso
sopra tutto con una vita umile, santa, piena di bene ammaestrare i piccoli e i poveri,
a seguire la via di Dio -
Vivere in una sfera luminosa, inebriati di luce e di divino amore di Cristo
e dei poveri e di celeste rugiada come l’allodola che sale, cantando, nel sole. -
La nostra mensa sia come un’antica agape cristiana -
Anime! Anime! avere un gran cuore e la divina follia delle anime.
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