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 7 - Quando al Sacerdote per la Messa - capirete, caro figliuolo, che, mandare subito

un altro, mentre D. Piana finora non mandò a me che l’annuncio funebre di sua Madre,

e non mi comunicò altro mi parrebbe di fargli cosa poco delicata. Delle intenzioni

di Don Piana io nulla so, eccetto quanto mi scrisse ora D. Ferretti.

 Mi pare strano in un uomo religioso questo desiderio di rivolere ad ogni costo, -

anche ricorrendo al S. Padre, - la direzione della Casa, e non so capire

come egli sia così attaccato al suo amor proprio da offendersi perché ho messo voi

ad ajutarlo nella parte materiale, mentre avrebbe dovuto ringraziarmi senza fine.

 Pazienza! sia fatta la volontà di Dio sempre e in tutto.

 Il Signore dai primi di Settembre mi ha usato la misericordia di farmi conoscere

i dolori (credo che siano i piû gravi) che in questo periodo prossimo di tempo

dovrò soffrire, in un sogno.

 Mi era messo in treno a Cassano Ionio e viaggiava per venire a Roma,

quando nella notte, prima di giungere a Napoli feci questo terribile sogno: mi vidi davanti

alla Madonna SS. del Buon Consiglio e ai piedi della Madonna vi erano

delle piramidi bianche, piccole, come di marmo.

 Quando un lato della cornice del quadro della SS. Vergine si distaccò

dall’alto in basso, dalla parte sinistra del quadro, si animò e diventò come un martello,

ma attaccato al quadro, e incominciò a battere furiosamente su quelle piccole piramidi

spezzandone parecchie e infrangendole: io capî nel sogno che si trattava

come delle nostre Case o individui nostri di Congregazione che erano violentemente

infranti, di quelli che stavano ai piedi della Madonna e supplicai la SS. Vergine, e presi

alcuni fanciulli e mi offersi coi fanciulli alzati dalle mie mani verso del quadro

supplicandola e supplicandola con cuore umiliato e pentito. E il martello cessò.

 Ora questo è cominciato e cominciò a Tortona proprio ai piedi della SS. Vergine

del buon Consiglio in quella Casetta che costa tanti sacrificî.

 Ma per ora non vi posso dire altro, ve lo dirò a voce: voi pregate.

 Riservata

 Solo se venisse alla Colonia Padre Serra, non ricevetelo, fu allontanato

perché disgraziatamente non si diportò da buon prete, e dovetti con lui allontanare

parecchi di quei poveri figliuoli ai quali egli da Dio era posto a fare del bene. -

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 A S. Anna non dite nulla per ora; solo se egli andasse a S. Anna avvertitene D. Risi

di non riceverlo e così D. Adaglio e che tacciano poiché si tratta di mancanze brutte.

 Io prima il sogno non lo aveva capito. Ah caro fra Pio, dobbiamo pregare e pregare,

e non fidarci di noi mai, e temere sempre di perdere la divina grazia.

 Adesso capisco quella lettera di Bartoli di queste vacanze,

ed egli allora non volle dire nulla, forse per timore.

 Se D. Piana mi farà sapere che non può venire presto, o che non torna più,

allora provvederò subito un Sacerdote: statene sicuro.

 Intanto cercate di mettere buono spirito nella Casa: fate bene le preghiere,

fate fare la Comunione Spirituale: e vedete se per le domeniche o feste potete avere

la Santa Messa.

 8) Pasquale non ha fatto bene a parlare a Don Piana.

 9) Voi, caro Pensa, parlate meno delle condizioni della Casa perché molte volte

capita a noi che, nei nostri bisogni, facciamo come uno sfogo, del quale magari poi

gli uomini se ne valgono a male - e scrivetemi di piû: ricordate che me lo avete promesso.

 10) Caro fra Pio, a voi sembrano tanto pesanti le vostre croci eh! se mi vedeste

nel cuore, ne vedreste una montagna, ma di così grosse che vi meravigliereste e restereste

sbalordito, come mi meraviglio io stesso di portarne così tante, ma è tutta la grazia di Dio

e la Madonna. -

Tu prega sempre per me.

 Tu mi dici di venire a Roma subito; ma pensa figlio mio che a Roma

c’è l’Arcivescovo di Messina e che non posso lasciare


[stralcio di lettera, indirizzata a Fra Pio]

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