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[31 - 01 1890]
Fratello carissimo,
Pace e benedizione! -
Tuo fratello, oggi, anniversario di Don Bosco, non verserà sull’anima tua il balsamo
di una parola consolante? -
Sarai stato sull’avello del Padre e, chinato sovra la sua tomba gloriosa,
sollevasti forse per me una prece che inclinava al pianto! - Ed il cuor mio non avrà
un sospiro? non una lagrima?
Dolce fratello mio, innanzi d’ora e per S. Francesco doveva volgerti una parola;
benché in ritardo, ascoltala: - sgorga da un cuore che santamente ti ama in Gesù: -
essa non può farti che bene.
Tu sei giovane: ebbene, ti parlerò della vita e del dolore, ti dirò come devi vivere
e che devi volere. Verrò a Don Bosco, alla Compagnia, a mille altre cose. E poi?
e poi che ti dirò io? - Solleverò una preghiera al Cielo e Gesù, il nostro Gesù, ti benedirà!
Fratello, tutti viviamo per conoscere, amare e servire il Signore.
Chi ti dirà altrimenti, t’inganna!
Iddio ti creò e ti rendense col suo sangue: tu devi voler essere tutto suo.
Talora o per rassodarci nella santità, o perché il nostro cuore s’affeziona
a questa terra, il Signore ci visita con le afflizioni e col dolore.
Sentiamo, allora, che miseria e pianto è la vita, che siamo pellegrini quaggiù
e solo il Paradiso è l’orizzonte infinito che dobbiamo aspirare.
La gioventù ti invita alla gioia; ma avrai provato tu pure, o fratello caro,
che il cuore tratto tratto vien trafitto e lagrima!
Svaniscono, allora, i sogni dorati della fantasia giovanile, le illusioni si dileguano
come nebbia al sorger dell’aurora.
L’amarezza asperge i nostri giorni, e la fede ed i dolori ci attestano
che vanità è la vita del mondo. Le sue gioie sono fragili o finte e l’abbondanza dei triboli
sparsi sul sentiero dei giorni tuoi, ti proveranno che non v’è felicità sulla terra.
Sola la rassegnazione alla volontà del Signore e l’amor suo ci fa portare con letizia
la croce, che l’incredulo maledice e calpesta!
Quando il dolore inonda il nostro cuore, solleviamo la fronte in cerca di un persona
amica che pianga con noi, e versi balsamo consolante sull’anima nostra. -
Questa, fratello mio, è la storia della vita e tu stesso l’hai provato più volte. -
L’hai provato; e perché giorni d’angoscia e di pianto ti aspettano, e non sempre
un visibile angelo consolatore sarà al tuo fianco: ti additerò ove
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volger devi il tuo passo, onde trovare consolazione e pace!
Il mondo è un traditore: non attendere parole di pace dagli uomini.
Vedi, l’uomo vagisce in cuna, e, sul letto di morte, ancora stilla dal suo occhio
una lagrima.
Oggi, non si sopportano i dolori e nel pianto si spasima e si impreca.
Le persone di mondo non ti daranno la pace perché non sanno neppure che sia,
non ti cureranno o si insulterà al tuo dolore con ghigno beffardo. -
No, caro fratello mio, nessuno, fuorché sia qualche anima santa,
nessuno ti infonderà consolazione e pace.
Gesù ti darà la pace: Gesù solo! - Va; e genuflesso ai suoi piedi, prega e piangi!
Prostrato ai suoi tabernacoli, digli che sarai sempre tutto di Gesù
e sentirai consolazione e pace, perché là vi è Dio!
Coraggio! fratello mio: Va a Gesù e nella gioia e nelle lagrime!
Va: - Gesù sia sempre tuo cibo e tuo conforto!
Da Gesù attingerai la forza, con Lui benedirai la sventura che ti fa grande
allo sguardo del Padre de’ cieli. -
Con Gesù vincerai le barriere che ti attraverseranno la marcia trionfale
verso il tuo Signore, sorriderai ai tormenti, anelerai di soffrire per Cristo di morire
con Cristo: sarai martire, sarai santo! - Come dovrai diportarti per farti buono e santo? -
Fuggi tutti i cattivi compagni ed osserva il regolamento ed i tuoi doveri meglio
che puoi. Non bazzicare neppure coi 9 di condotta, con quei giovani né buoni né cattivi.
Lascia anche quelli che prendono 10; ma che non sono poi .... farina totalmente pura
e candida. Schiva i tiepidi che vanno alla S. Comunione due o tre volte alla settimana
al massimo, e sono sempre pronti a blaterare sul tale o sul tal’altro, sempre malcontenti
del vitto, del passeggio, delle disposizioni: neppure Don Bosco li poteva vedere.
Ricevuta la tua lettera: studiala bene la fisica.
Noi, vedi, abbiamo bisogno di saper di tutto; ma molto.
Studia però molto e bene.
Condotta ottima e studio indefesso: ecco il tuo programma.
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