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 +         [Tortona,] 2 Gennajo [19]17


 Caro Bianchi,


 ti rispondo subito e per iscritto, come desideri.

 Io non ho mai dubitato della tua vocazione, e ciò che sempre ti ho detto nei momenti

più santi, te lo ripeto oggi, e te lo ripeterei in punto di tua morte o di mia morte,

se tu mi fossi vicino.

 So che tu non sei a posto, e ti dirò anzi nel Signore che io conosco tutta la tua vita,

e questa tua lettera non solo non mi ha fatto meraviglia, ma sapeva che doveva venire,

non dagli uomini questo.

 Non avere vergogna di Don Orione che ti scrive così, egli è sempre, e oggi come mai,

il padre dell’anima tua.

 Io passo su tutte le considerazioni umane di cui non dobbiamo fare calcolo,

o molto molto relativo.

 Il tuo errore e l’inganno del demonio sta quix : O tu senti che Dio ti ha chiamato,

e tu hai per un po’ corrisposto, e poi più, o tu non hai mai avuto la vocazione.

 Nei momenti in cui eri puro e la tua anima unita a Dio, tu eri felice,

e sentivi tutta la gioja e la grandezza di Dio in te e la consolazione del Signore.

 Dopo ti sei diportato male, ti sei gettato nel fango, mio caro figliuolo,

e ora hai nel cuore l’inferno «e sei malcontento all’ultimo grado

 Perché? - Perché non sei quale Dio ti vuole, quale devi essere.

 Dio ti lascia libero, ma la chiamata c’è stata, e forse codesto inferno

che provi è ancora il tuo Dio che ti chiama.

 Perché non puoi andare avanti con decoro, ma che dico decoro?

 Perché non ti consumerai di amore per Lui?

 Egli chiama tutti a Sé, alcuni poi piû vicini a Sé, fratelli di vita divina

e di redenzione agli altri.

Non toglie la libertà che molti vadano lontani da Lui, anche di quelli

che aveva chiamati più vicino a Sé.

 Ti varrai di questa libertà?

 Non hai più forza! Lo so, non preghi più, sei un malato spiritualmente, -

sei come un cronico. Però non sei ancora morto qualche cosa vive ancora.

 Perché non ti getti ai piedi della Madonna, e non risorgerai?

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Prega!

 Sei un figlio prodigo, e perisci di fame, perché non vieni da Don Orione?

 Abbandonando la tua vocazione, sarai mai felice?

 Sì, io prego per te, molto, e ti sono con affetto di padre in G. C.


            D. Orione

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