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... ancora a Roma.

 Ricevo la [venerata] lettera di Vostra [Emi]nenza.

 Il buon Signor Giovanni durante la Novena dell’Assunta ha passato i suoi anni

con noi sempre pregando e di giorno e di notte.

 Aveva un po’ timor di ritrosia a ricevere Gesù, perché diceva sempre temeva

di non essere preparato a riceverlo bene.

 Durante la Novena dell’Assunta, disse piû volte che avrebbe voluto andare

in Paradiso a vedere la festa della Madonna SS., e piû la festa si avvicinava

e piû desiderava morire nella festa dell’Assunta. Era

 Fece le sue divozioni da Don Ferretti, che lo assisté con molta premura. Dava giù.

 Alle nove del Mattino del 15 gli si portò ila Viatico: verso le 12 ricevette

l’Olio Santo, e alle 5 del pomeriggio dopo che gli ebbero recitate le preghiere dei morenti

[moribondi] e ricevuta la benedizione papale moriva tanquillo, sempre continuando

a pregando pregare.

 Capì e parlando parlò sino all’ultimo, contento di morire.

 Anche Ijeri, che era l’ottava, gli ho applicata la Messa.

 Ora pregherà per noi i figli della Div. Provv. e per me, che sopra piû di tutti

ne ho bisogno.

 Aveva consegnato tutto.

 Quanto alla Piccola Opera essa è nata nella dal Giovedì al Venerdì della Settimana

Santa, in una Chiesa del Crocifisso e ai [piedi di un Crocifisso]

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