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           [febbraio 1899]


 Veneratissimo e Carissimo in Gesù Cristo fratello Prete Luigi Pesso Novi,


 Permetta, o caro D. Pesso, che Le dica tutto il mio povero cuore: - jeri,

dopo aver pregato, venni da Lei nel desiderio di fare un po’ di bene: e di indurla a volersi

conciliare al Mons. Vescovo creda creda, caro fratello Pesso, che il Vescovo lo conosco

La ama, ha pianto piû d’una volta per Lei: il Vescovo è buon padre, e desidera

abbracciarLa, vada dal Vescovo: gli scriva una riga parola, Lei deh di di dixxxxrò

non faccia così, caro Don Pesso.

 Adesso mi ha detto che vuole venire in piazza a Tortona a dar un po’ scandalo. -

di sfogo: - povero D. Pesso!

 Deh! non faccia così: un bravo prete non fa mai così, non dà questi spettacoli co

di se. -

 E dove andremo? - A parte poi il disonore e lo scandalo: caro D. Pesso,

lealmente Le dico che di questo passo e per questa via che Ella vuol inxx correre: -

andremo all’inferno!

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