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[Tortona]
Le scrivo che è poco più dell’una dopo mezzogiorno per darLe una consolante
notizia.
Stamattina dovevo recarmi a Milano, ma durante la notte non mi sono sentito bene
e con fatica e sempre sudando ho potuto celebrare Messa che io mi ero impegnato
di celebrare qui alle 5 ai miei Chierici e far loro la S. Comunione.
Poi
mi coricai vestito sul letto, stando un po’ su e un po’ giù,
come
preso
da una specie singolare
spossatezza.
Un
po’ prima di mezzogiorno Ero sul
letto ero
disteso sul letto, vestito,
o e
mezzo
addormentato, quando ho fatto un gr
mirabile sogno: ho sognato Mg.r
Alberti,
ma
un sogno tale che oserei dire che ho
avuto qui è stata una visita di Mg.r
Alberti. qui
Veda
bene che dico che è un sogno, ma
non altro che un sogno, un [temo]
di
dire troppo e che la cos
la man cosa non dovesse
avesse a manifestarsi.
Ora
sto benissimo, e con la grazia di Dio e l’aiuto
la nella intercessione di Maria SS.
voglio cominciare subito oggi a vivere in umiltà e orazione, di carità e di dolcezza.
Questo
sogno mi ha dato un gr
soave ardore di vivere di carità dolce.
Lei,
Signora Contessa, non ne parli, ma benedica il Signore con me. -
Penso
Ritengo che per Mg.r Alberti dobbiamo pregare ancora e pregare [...]
tanto
consolante che Le saprei
non potrò mai esprimerLe.
Mi
ha parla
Era
bellissimo più giovane
e vestito e di una
bellezza sovrumana
come
io non lo avevo mai ved
veduto né immaginato: aveva su la cappa, nulla in capo,
con
due occhi e d’una
dolcezza santa e ineffabile.
E mi parlò ed io parlai a Lui, - e qui non so piû se fosse solo un sogno.
Ma anche sogn[ando] penso che il Signore nella Sua infinita bontà me lo abbia
mandato
per darmi conforto e convertirmie
la mia anima riempiendola di carità.
Io
subito ho p In quel primo momento ho pensato subito
di scriverLe,
ma poi sono stato ondeggiante nel dubbio, temendo
¨