V057T134 V057P189
[maggio 1893]
Carissimo Signor Presidente,
Con
tutti i grande
desiderio di salvare
santificare l’anima mia e di santificare
salvare
le altrui ho dato il mio modesto prezzo
mio nome e xxcio obolo
l’obolo
del povero Chierico alla cara Società di S. Vincenzo.
Ora
veggo che la mia presenza Veggo
Accuse
disonori recenti vere o
no, veggo che revidxxbbe la mia mi
dolaxxno ogni
speranza
mi consigliano a xxx parla
a non intervenire alle conferenze
adunanze per alcune
Domeniche in sino a che o l’innocenza splenda agli occhi di coloro che tanto mi affliggono
o il
tempo almeno la mia presenza non sia piû
nociva dannosa di
alla conferenza come
all’Oratorio.
Con
ciò non variano d’un punto nè
le mie convinzioni e né l[a] mia
affezione: mia
verso
la società de’ poveri e verso i
confratelli.
Paolotto
ora fui, sono e spero
in Dio sarò sempre.
Preghi
per me che sono tanto
che [sono] molto afflitto ...
È
la carità du Gesù e
preghi la carità di S. Vincenzo che dia forza a pregare
per chi
mi
perseguita ad amare chi mi
[mi] odia a benedire mille volte chi
mille volte mi maledice.
Preghi
per me po misero
scrivente che abban
calunniato e abbandonato dagli uomini
porti
porti la mia Croce son
salga con Cristo il Calvario ed ai piedi del Cristo per lui
miseria
di amo di morire
d’amore per Lui e per le anime.
La
prego[prego]
di gradiscare
l’espressione della mia piû
sincera stima.
Ch. Luigi di G. P. A.
[sul retro]
Dall’itale plaghe - al piano lombardo
Dal
giogo settario - qual v’ha
chi s’appaghi!
S’accenda, s’infiamma - ne’ petti l’ardir
giustifi
la Croce - aiuti sull’itale plaghe
Giuriamo, o fratelli - salvarla o morir
Fratelli giuriamo
Risorgi
libera - o prole donna
invitto
calpesta
il xxxxxxx l’empio
xxxxx i figli - che
t’han trafitto
Deh! sorgi, o Italia - e sorgi forte col Papa o morte.