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Ai fiori che adornano l’altare del mio Signore!
O vaghi fiori, che colà vi state
tanto vicini al Prigionier d’amore,
e quale guardia mistica d’onore soave olezzo innanzi a Lui spirate,
voi fortunati! ... Allora che fugate la luce
ha l’ombre, o mesto il dì sen muore,
festanti in inno etereo al Creatore
cogli angelici cori ognora alzate!
Quanto v’invidio!... oh allor che tutto tace
intorno a voi, con armonia gentile
deh! chiedete a Gesù che la sua pace
doni a quest’alma e faccia ch’ella avvampi
d’amor per quell’Agnel che mite e umile si compiacque nomarsi «Fior dei campi!»
Azzurro
Vola e fa amare il Signore
effondi spargi la (soavissima) luce di una fede
e di una carità che non muore povera voca ...
che riunisci anime e cuori.