V057T175 V057P235



            [luglio 1894]


 Signori, i grandi ed i potenti del secolo ripongono si gloriano di avere

qualche discen avo famoso nelle imprese di guerra e di pace ne’ consigli di pace!

E se entrate nelle loro gallerie qui

A Torino e a Roma mi ricordo d’aver visitato le gallerie di de’ Principî Orsini e

Colonna e di regnati e de’ Savoia e avvisati bella ordinanzi e qui ho veduto in qua dipinta

una città debellata, qui là un re che domanda mercede, e più avanti il trionfo

di Marc’Antonio Colonna. di

 Signori, anche il Mondo fa pompa del suo Panteon, e nel suo Panteon e sul

in que’l busti di grandi che va v sono sul Pincio, il mondo ripone la sua gloria

e i suoi grandi.

 Io ho cercato, ho ricercato più volte, ro sono riandato, ho veduto x Cristo ricercato

nuovamente, ho guardato se ritrovava de’ grandi, il più grande, de’ Benefattori

dell’umanità [...]

 Signori, là ove l’impero dell’uomo ha sostituito l’impero di Dio,

gettate un lenzuolo mortuario e scrivete.

 Ecco il basso impero, ecco la rovina e là ove la scuola non è tempio, ma tana,

ove l’educazione non è religiosa scrivete questa scritta tremenda: qui si fanno gli anarchici,

qui si lavora alla rovina sociale!

 Ma, o Signori, convinti ormai che a far sì che la gioventù ci riesca, quale debb’essere,

salvezza sociale, fa d’uopo coltivare l’intelletto ed il cuore in ossequio alla fede,

convinti che fondare una morale e una società senza Religione sarebbe voler un edifizio

senza fondamenta, una legislazione senza legislatore : convinti che laragione intelligenza

e il cuore se non diretti dalla religione sono come quelle luminose esalazioni,

che si accendono in tempo di notte, e non fanno lume che per condurre a qualche precipizio

¨