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[luglio 1894]
Signori,
i grandi ed i potenti del secolo ripongono
si gloriano di avere
qualche
discen avo famoso nelle
imprese di guerra e di pace
ne’ consigli di pace!
E
se entrate nelle loro gallerie qui
A
Torino e a Roma mi ricordo d’aver visitato le
gallerie di de’
Principî Orsini
e
Colonna
e di regnati e de’ Savoia e
avvisati bella ordinanzi e qui ho veduto in
qua dipinta
una
città debellata, qui
là un re che domanda mercede, e più avanti il trionfo
di
Marc’Antonio Colonna. di
Signori,
anche il Mondo fa pompa del suo Panteon,
e nel suo Panteon e sul
là
in
que’l
busti di grandi che va v
sono sul Pincio, il mondo ripone la sua gloria
e i suoi grandi.
Io
ho cercato, ho ricercato più volte, ro
sono riandato, ho veduto x Cristo
ricercato
nuovamente, ho guardato se ritrovava de’ grandi, il più grande, de’ Benefattori
dell’umanità [...]
Signori, là ove l’impero dell’uomo ha sostituito l’impero di Dio,
gettate un lenzuolo mortuario e scrivete.
Ecco il basso impero, ecco la rovina e là ove la scuola non è tempio, ma tana,
ove l’educazione non è religiosa scrivete questa scritta tremenda: qui si fanno gli anarchici,
qui si lavora alla rovina sociale!
Ma, o Signori, convinti ormai che a far sì che la gioventù ci riesca, quale debb’essere,
salvezza sociale, fa d’uopo coltivare l’intelletto ed il cuore in ossequio alla fede,
convinti che fondare una morale e una società senza Religione sarebbe voler un edifizio
senza
fondamenta, una legislazione senza legislatore : convinti che la’
ragione intelligenza
e il cuore se non diretti dalla religione sono come quelle luminose esalazioni,
che si accendono in tempo di notte, e non fanno lume che per condurre a qualche precipizio
¨