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[novembre 1899]
Un
giorno un’ povero
anima uomo vita un ragazzo
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Un giorno mi ricorderò sempre un povero uomo, o meglio un - chiamiamolo padre...
sì
era un che non si
potrebbe chiamare un
così che basta fosse pure non
in quel caso
non
si poteva chiamarlo con
a il dolore di un vide
un figliuolo che egli aveva accolto a
casa
sua
orfano dalla strada, un povero figliuolo e gli aveva dato il suo pane
e il suo letto,
e lo aveva allevato sovra il suo cuore e nutrito piû che madre il figlio suo - quante fatiche,
quante
notti al lavoro, quantei
sacrifici e quante lacrime davanti a Dio perché
quel povero
orfanello crescesse bene.
E
poi un giorno
Passarono
anni, l’orfanello era cresciuto e i
xxxxx ed ecco che un
giorno lascia
la casa del padre, chiamalo [chiamiamolo] così almeno noi, per un senso di pietà
verso quel povero uomo! - e il povero uomo restò là solo! e quello oh chiamalo
[chiamiamalo] ancora figlio, chissà che questa parola non faccia del bene! - quello passava
davanti al povero uomo e non lo guardava neppure! -
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