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[18 - 1 - 1905]
Instaurare omnia in Christo
Ai buoni Tortonesi,
La nostra Città ha un numero considerevole di giovani orfani o trascurati dai genitori
- parenti, che vivono, il giorno festivo specialmente, nell’ozio e nell’abbandono.
E oltre a questi, altri ve ne hanno, e sono forse i più, i quali, pur appartenendo
a famiglie ottime e cristiane, per il poco senso di Cristo che trovano poi nella società,
allorché
sono giunti all’
maggior pieno sviluppo
di ragione, si illanguidiscono
nei sentimenti religiosi e perdono poco a poco la fede.
Quante nebbie di dubbî, quante ombre di errori nella mente dei giovani!
quanti pericoli di stampe oscene, di esempî funesti, di ardori cupi di sette circondano
la gioventù anche nella nostra buona Tortona!
Un po’ che ci si pensi, e tutti sentiamo il bisogno di provvedere ai tanti giovani
che
crescono e non trovano più il loro Dio, che anzi
crescono molte volte nell’odio di Dio,
prima
di averlo conosciuto
ancora di averlo conosciuto.
È necessità raccoglierli almeno nei dì di festa, è necessità soprattutto di illuminarli
e di amarli; - non è cattivo il giovane, - il giovane è sempre di chi lo illumina e lo ama!
Tortonesi, aiutatemi! - e vi farò un Oratorio festivo, un Oratorio con criterî buoni
e moderni, che sarà la salute dei vostri figli. L’Oratorio festivo che ora si ha,
è troppo poca cosa al bisogno.
Tortonesi, non illudetevi! - il lavoro della famiglia e della scuola, il catechismo
della parrocchia non bastano più, non illudetevi!
La democrazia si avanza con nuovi bisogni e nuovi pericoli, - non impauriamocene,
o
amici miei, ma però siamo, per carità, gente di fede larga e larga
di aiuti nuovi aiuti,
se vogliamo essere davvero la gente del tempo nostro: - la democrazia si avanza,
accogliamola amorevolmente, incanaliamola nel suo alveo, cristianizziamola
nelle sue fonti, che sono la gioventù! - e provvederemo ad un grande bisogno sociale
dell’ora presente, e faremo opera di redenzione morale e civile!
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Buoni Tortonesi, aiutatemi! - e vi darò dei figli cattolici ad un tempo e cittadini,
credenti e rispettosi, devoti a Dio e ossequenti alle leggi dello Stato.
Tortonesi, l’Oratorio festivo, l’opera della salute dei vostri figli, è nelle vostre mani!
Non è possibile amare la nostra Città non è possibile avere fede nei destini
della
Famiglia, della Chiesa, e
della Patria senza amare di intenso amore, senza volere
di efficace volontà il bene di tanti giovani che della Famiglia e della Chiesa e della Patria
sono le speranze più belle!
Tortonesi,
mi rivolgo a voi! a tutti voi che amate la vostra amata
gloriosa Città
e i giovani: a tutti io mi rivolgo, senza distinzione di partito, poiché le opere di bene
non
hanno partito, - sicuro che troverò un’eco gene
universale generosa nei vostri cuori,
e
che la bontà della causa mi solleverà d’attorno una lezione di
animi generosi.
Che Dio benedica l’opera buona, e compia il voto comune!
Vostro
Sac. Orione