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+ [Roma - Vicolo Massimi,] 23 Ottobre [191]9
Eccellenza Rev.ma, [Vescovo di Reggio C.]
Circostanze speciali della nostra piccola Congregazione
mi inducono a trasferire il don Silvio Ferretti a Caorle (Venezia),
e a mandare a Prunella il don Mario Ghiglione, che fu già per qualche anno
a San Prospero.
Egli è pure di carattere molto mite, come il Ferretti,
per cui ogni migliore rapporto col parroco di Prunella, anche da questa parte, spero,
col divino ajuto, che verrà continuato.
Io ne volevo parlare a vostra Eccellenza rev.ma nell’ultima mia visita che le feci,
ma poi l’Eccellenza vostra entrò subito a discorrermi di quel canonico di Messina
poi di altro più importante, di modo che io mi trovai, dopo,
di non averle parlato di ciò per cui quasi ero venuto.
Il don Mario Ghiglione è ottimo sacerdote, educato da me fin da ragazzo,
e quindi lungamente conosciuto. Egli era già sacerdote a San Prospero
col povero prof.r Bertonelli, e diede presso codesta Curia i suoi esami di confessione.
Ho scelto appunto lui, perché già conosce gli usi della Calabria,
ed è sacerdote di buon spirito e sicuro: fino ad oggi mi diede sempre consolazioni.
Da quattro anni egli dirigeva questa Colonia, ed ora,
volendo dare alla Colonia di Prunella un po’ più di sviluppo agricolo,
mi
pare parve abbastanza
indicato.
Egli sarà figlio devoto di vostra Eccellenza rev.ma, e come figlio suo
lo metto nelle sue mani. egli verrà ogni tanto da vostra Eccellenza:
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