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 +         Anime e Anime !

          [Tortona,] XI febbrajo 1920


 Eccellenza Rev.ma, [Vescovo di San Severino]


 ricevo la venerata lettera di v. Eccell. rev.ma. - Se il sacerdote,

che da sette anni trovasi colpito dal S. Offizio, avesse mancato contro i buoni costumi,

non mi parrebbe che potesse andare ove sono fanciulli, specialmente se orfani.

 Che se fosse stato, come v. Eccell. rev.ma ritiene, per errore di dottrina -

se appena Le è ancora possibile, pregherei che non passasse

in codesta piccola nostra Casa di Castello, dove, oggi, non vi è che un sacerdote,

e che non ha ancora naso per fiutare gli errori perché troppo giovane, -

e ha poi bisogno di poter lavorare a formare il nuovo Istituto,

e non di perdere il suo tempo a fare la guardia a un prete più anziano di lui. -

Nelle piccole Case poi non riceviamo preti secolari in pensione; - essi,

pur senza cattiva volontà, porterebbero in Casa usi e abitudini secolaresche,

e darebbero subito un’intonazione diversa da quella che deve essere la vita religiosa

e lo spirito proprio dei nostri Istituti. È un’opera di carità grande

l’accogliere dei sacerdoti che avessero, o in un modo o nell’altro, deviato;

ma non è ancora l’ora per noi, e penso che ci vorrebbero Case apposite.

A me fu affidato il don Brizio Casciola, che è poi il Santo descritto dal Fogazzaro,

e parlo per qualche esperienza, benché il don Brizio, quanto a vita,

fosse di illibatissimi costumi.

 Ed ora vostra Eccellenza rev.ma perdoni la libertà, ma mi permetta di dirle che,

se può farne a meno di attaccarsi ai piedi un simile razzo, lo faccia,

dal momento che non ha luogo ove collocarlo, in conformità della condizione

posta dal S. Officio.

 Quanto all’altro desiderio di V. Eccell. rev.ma, io vado, col divino ajuto,

formandomi un gruppo di valido personale, di spirito umile e di abnegazione,

di buone attitudini etc; ma ho bisogno ancora di un po’ di tempo, per provarli,

dopo il servizio militare.

 Tutto il possibile e il fattibile lo farò pur di accontentare v. Eccellenza rev.ma,

e così per gli Esercizî Spirituali del clero, per i comunicandi, etc.

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 Si degni di pregare che presto possa venire in ajuto di v. Eccellenza,

il che è pure tutto il mio desiderio.

 Don Sterpi sarà, credo, a San Severino.

 Bacio il sacro anello e la prego benedirmi.

 Di v. Eccell. rev.ma dev.mo in G. Cr. e Maria SS.


           Sac. Orione  d. D. P.


 P. S.  Piuttosto che vederlo andare a Castello, sarei disposto a ricevere

il Sacerdote raccomandato in qualche altra nostra Casa,

a certe condizioni che dovrei mettergli, e dovrebbe fare vita povera da vero religioso.

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