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+ Anime e Anime !
Tortona, il XXIII Agosto 1924
Carissimo Monsignore,
Grazia, conforto e pace da Gesù Signor N.
Ho ricevuto e gradito le tue lettere, tutte e due, e le due, rispettivamente unite,
del sac. Militto, - che vorrei ringraziare.
Di quel terreno non potei, fino ad oggi, interessarmene; lo farò al più presto,
ma sono soffocato dal lavoro, e siamo pochi a lavorare.
La
mia disposizione circa quel terreno nostro
della Div. Provv.za,
che confina con l’ex Colonia di Noto, è sempre la stessa,
cioè di agevolare quel Vescovo fin dove posso, perché so bene che,
se vendesi ad altri il così detto Monte S. Luigi, che è assai più alto
che dove sorge la Casa della Colonia, verrei a creare al Vescovo una tale servitù,
che non potrebbe essere più tranquillo né per la sua villeggiatura
né per creare altre opere lassù, e il suo terreno ci perderebbe assai.
Quanto al prezzo, mi rimetto al prezzo già fatto,
quando vi ho mandato appositamente don Gemelli, un anno fa, circa.
Allora
v fu valutato, da
perito, un po’ più di L. 7.000 nette,
Non devo tacere che ebbi offerte per più di L. 8.000, ma neanche ho risposto.
Non
capisco che in abbia
inteso sua Eccell. Mg.r Vizzini
per dire di fare un atto unico e di retrocessione dell’ex Colonia
e di vendita di Monte S. Luigi come di tutto il nostro pendo sottostante,
verso
il rio che divide i p tre
pizzoni di S. Contardo, che
i quali sono dall’altro lato del rio.
La retrocessione legale di ciò che venne a noi da Mg.r Blandini già fu fatta,
e
forse Sua Eccell. Mg.r Vizzini, non l’avra
ricordato lo ricorderà.
L’antica Colonia non è più in testa nostra, ed egli già ne vendette parte,
cioè Casa Rossa che è quasi avanti al Seminario.
E abbiamo dato tutto a lui, anche, (mi dissero), le undici o dodici mila lire,
frutto dell’allevamento bestiame e dei prodotti nostri e suoi: tutto tutto!
Io era in America, e chi fece la consegna fu fra Gaetano,
verus israelita in quo non est dolus.
E i nostri Eremiti non diedero neanche il danaro sufficiente pel viaggio,
tanto che a Roma, dovettero rifornirli E ciò dopo che molti de’ nostri
avevano lavorato lassù per più di vent’anni, logorandosi la vita come Cesare Del Vecchio
e fra Romualdo e altri. - Sed merces nostra in coelis est.
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Ma certo che chi tratta così, chiunque sia, non può avere la benedizione di Dio.
E mi fu anche detto che venne mandata qui una bozza di atto
quanto noi si fece la cessione legale in cui era incluso anche Monte San Luigi
e l’altro stacco di terreno nostro. Non l’avranno fatto apposta, ma si fu ad un pelo
per
cadere caderci, in
ed era una bocca di lupo.
Ma, ripeto, non ci avranno pensato, e Dio li benedica, -
per quanto io Lo posso pregare.
Non so ove sia domiciliato il sac. Sebast. Militto per mandargli la procura
va giù don Cantoni che sta presso Siracusa, e ne incaricherò lui.
Mg.r Vizzini voleva che la mandassi la procura al can.co Dell’arte,
ma non me ne fido, poiché, quando mori Mg.r Blandini,
si tentò già di appiopparci 3000 Messe da dire; e non definisco quest’altro atto;
mentre noi, alla Colonia di Noto, si stentava, e si doveva ridurre il numero degli orfanelli,
e ci veniva tolta e venduta la parte più redditizia di Casa Rossa, a noi data,
ma di cui, e finché Mg.r Blandini visse e anche dopo, non facevamo che pagare le tasse
senza toccare un centesimo degli affitti - Eh! caro Eccellenza,
in Paradiso ne conteremo delle belle!
Ti dico queste cose perché, anche da Vescovo , tu possa imparare, ché, pel resto,
non intendo che di pregare per tutti, perdonare, tacere, adorare la volontà
o la permissione di Dio, e rendere quanto più potrò, bene per male -
Prega per me sempre - Benedicimi e abbimi in n. Signore e in Maria SS.
aff.mo tuo
Sac Orione della Div. Provv.za
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