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Copia Archivio


 +         Anime e Anime !

          Tortona, il 25 Nov.bre 1924


 Caro Monsignore,


 Grazia, pace e conforto da n. Signore Gesù Cristo!

 Sento da don Castegnaro che codesta ven.da Curia vescovile

ha trasmesso a Torino la pratica riguardante la costituzione della parrocchia di S. Rocco.

 Ora, una volta che ella credesse venuto il momento

di convertire la proprietà di quella Casa annessa a detta chiesa in beneficio parrocchiale,

agli effetti del riconoscimento civile, ella è autorizzata quale nostro procuratore, a farlo.

Si capisce che, come si usa in questi casi, la Curia vescovile

dichiara essere detta parrocchia affidata alla Congregazione

dei figli della Divina Provvidenza.

 La nomina del parroco poi dovrebbe sempre farsi dall’ordinario diocesano

su proposta del Superiore pro tempore della Congregazione. E, come si usa è la prassi,

comune, il Parroco deve essere ad nutum Episcopi et Superioris Congregationis;

cosicché quando esso non piaccia più alla Curia vescovile,

il Superiore sia tenuto a rimuoverlo; - e quando il Superiore ritenesse conveniente

di rimuoverlo, la Curia lasci ch’egli venga rimosso.

 Se le pare che così vada bene, dia corso alla pratica;

diversamente se sua Eccell. rev.ma Mg.r Vescovo o Mg.r Vicario

oppure Lei stessa avessero osservazione a farmi, vogliano liberamente dirmi

quanto ritengono bene in Domino

 Voglia porgere ogni devoto ossequio a sua Eccell. rev.ma

e a Mg.r Vicario, e mi abbia in n. Signore e nella santa Madonna

per suo dev.mo amico


        Sac. Luigi Orione  della Div. Provv.za

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