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[+] [Tortona,] 2 Sett.bre 1933
Cara Eccellenza,
ricevo la venerata e gradita sua del 30 agosto.
Sono pronto ad accogliere, anche subito, il povero vecchio sacerdote
che v. Eccell. rev.ma raccomanda.
Al momento non avrei posto che sul Monte Soratte,
dove ho una piccola comunità di Eremiti; - il Soratte è a 40 km. da Roma,
sulla Flaminia; - da Roma ci si va in ferrovia, linea Civita Castellana, fermata a S. Oreste.
Dalla stazione vi sono alcuni km. per S. Oreste;
A S. Oreste la Divina Provvidenza ha un Istituto detto del bambin Gesù, -
di lì codesto mio fratello si fa condurre su, al Soratte.
Quanto alle condizioni, bisogna passare quel tanto che gli può essere necessario
pel vitto e vestito. Mi vergogno a dover chiedere, ma io non posso più reggere, -
né posso togliere il pane agli orfani, ora che le fonti della beneficenza si vanno inaridendo.
Ho accettato un numero considerevole di poveri sacerdoti lapsi:
molti hanno promesso di aiutarmi, e poi non se ne sono più ricordati,
onde ne ho parecchie dozzine, ridotti allo stato laicale, vecchi o che lavorare non sanno,
tutti su le mie braccia. E bisogna anche trattarli bene, perché al prete piace, in genere,
mangiare bene anche bere bene... onde tante cadute.
Se non conoscessi v. Eccellenza non oserei scriver con tanta libertà,
ma Ella non vorrà prender scandalo, e mi scusi.
È necessario che sappia se e quando viene, per avvertire.
Voglia assicurarlo che troverà molto spirito di carità.
Bacio con profonda venera
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