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 Eminenza Rev.ma,


 Umilmente inchinato al bacio della sacra porpora, espongo a vostra Eminenza

come da alcuni mesi fossi stato invitato da sua Eccellenza rev.ma

il Patriarca Latino di Gerusalemme Mg.r Luigi Barlassina ad inviargli almeno tre religiosi

di questo nascente Istituto dei figli della Divina Provvidenza,

allo scopo che prendessero colà la direzione dell’azienda agricola

dei terreni del Patriarcato, con la lavorazione del Rafat.

 Conoscendo per divina grazia, la nostra povertà di personale,

mi trovava a principio assai perplesso, quando, avendone parlato al S. Padre,

egli si degnava fare coraggio e confortarmi di speciale benedizione.

 Vengo ora quindi a farne umile domanda a vostra Eminenza rev.ma,

e a mettermi insieme con i confratelli miei, i quali sarebbero destinati per la Palestina,

nelle mani di codesta sacra Congregazione unicamente desiderosi di amare e di servire,

finché Dio darà vita, a n. Signore Gesù Cristo e alla santa madre chiesa,

da figlioli umili e fedeli, fidati alla Provvidenza del padre celeste,

nonché alla materna bontà e compatimento della santa chiesa,

prego vostra Eminenza della sua benedizione e di ogni suggerimento

che reputasse opportuno, e le sono con profonda venerazione

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