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[+] [Tortona,] 22 / V [1]931
Eminenza Rev.ma,
Ricevo la venerata lettera di v. Eminenza, e oggi stesso,
e
appena scritta la presente, manderò a don Pensa le
disposizioni perché si facciano,
e
subito, i lavori do consolidamento richiesti
anche per l’altra parte dell’Orfanotrofio.
di
Lido ben e E sono lietissimo di aderire al desiderio
di v. Eminenza in questa
dolce vigilia della Pentecoste, mentre festeggio quell’umile frate laico Cappuccino,
davanti
al cui corpo benedetto più d’una
volta ho avuto la consolazione di pregare,
dico del beato Crispino da Viterbo, che amò tanto la Madonna.
Ho letto che aveva cinque anni quando sua madre, trovandosi con lui nei campi,
vide
un’immagine della Vergine, e
s’inginocchiò col suo bambino
e si
sforzò di spiegare al suo figliolo
i gloriosi privilegi della madre di Dio:
«Guardala: che vedi tu ora? Vedi tua madre; io ti dò a Lei: amala con tutto il cuore![»]
E la amò tanto la Madonna!
E in fin di vita, rivolgendosi alla santa Vergine Le diceva: «O possente
e venerabile madre di Dio, siate la mia avvocata, la mia consolazione, il mio rifugio,
la mia protettrice: ricordatevi di me in questa ultima ora».
E morì nel mese della Madonna e la sua festa è nel mese della Madonna!
E anche il papa Pio VII, nel decreto di beatificazione, facendo l’elogio del beato,
dopo aver detto che «egli era il padre dei poveri, il consolatore degli afflitti,
puro e semplice di cuore» dice che era tanto divoto verso la santa vergine madre di Dio».
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