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 Eccellenza Rev.ma,


 È con vivo dispiacere che mi trovo nella necessità di far prevenire

v. Eccell. rev.ma che non è più possibile trattenere continuare a tenere negli Istituti

della Divina Provvidenza il don Giuseppe Pierani, il perché chi può non si vi è un fuggi per la sua oziosità non sa darsi decidersi ad alcun lavoro che né può permettersi che viva sul pane degli orfani e in ozioso.

 Di più, allontanato di qui perché già frequentava famiglie e Bar,

ora da Cuneo, ove dovetti trasferirlo scrive lettere a terze persone che mostrano

che rivelano che e si diporta in modo che [rivela] la nessuna disposizione

di volersi mettere a condurre a vivere da sacerdote di spirito

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