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Eccellenza Rev.ma,
Benché
mi trov
La
dolce soavità che della
grazia di Gesù Signor nostro
mi
fa sentire all’avvicinarsi del santo Natale mi
porta ad umiliare a lei,
Caro
Venerato Monsignore e mio insigne benefa
e indimenticabile benefattore,
i voti semplici ma affezionati che faccio per lei di ogni più santa gioja spirituale
da
Gesù Signore Nostro
Io di per me sono un ben miserabile peccatore ma fidente nella divina indulgenza -
che conosce l’eccessiva debolezza dell’anima mia e il desiderio che essa ha di amarlo
e di
pregarlo per tutti i miei figli e
benefattori - io supplico la bontà infinita di Gesù
di consolare e benedire e ricompensare vostra Eccellenza,
e darmi grazia di esserle sempre umile e riconoscente, come vuole il
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