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+ Anime! Anime!
Bs. Aires, 11 Luglio del 1936
Calle Carlo Pellegrini, 1441
Caro don Sterpi,
La grazia di n. Signore Gesù Cristo e la sua pace siano sempre con noi!
È con penosa sorpresa che apprendo che si sollevano dubbi
sulla validità dei venerati Rescritti, che si riferiscono alla facoltà di far ordinare i chierici
della Piccola Opera della Div. Provv.za, che la paterna bontà di Pio X di s. m. mi ha dato,
nel desiderio di aiutare l’umile nostra Congregazione. Il Papa stesso se ne era offerto
con tanta carità. Non comprendo perché non debbano valere.
Occorrendo, vi prego di far conoscere che, quando il S. Padre Pio X morì,
io fui alla sacra Congr. dei religiosi, ed all’Eminent.mo prefetto di allora,
che era sua Emin.za il sig.r Cardinale Raffaele Scapinelli,
ho richiesto se la validità dei Rescritti - che gli presentai, -
cessava con la morte del Pontefice, che li aveva rilasciati, o se continuava.
Egli esaminò gli autografi, e mi disse di ritenere che i detti Rescritti
continuassero ad avere il loro vigore, ma di lasciarglieli e di ritornare.
Evidentemente egli volle meglio assicurarsene.
Quando sono ritornato, mi disse di stare tranquillo perché essi continuavano
ad avere il loro pieno vigore, come erano stati rilasciati, che però, venendo io a cessare,
solo allora la facoltà pure cessava, perché era data alla persona.
E per ogni evenienza e sicurtà, - mi disse, - io appongo ai Rescritti il sigillo,
quale prefetto della sacra Congregazione dei religiosi - e ciò fece,
senza che io lo richiedessi.
E poi mi rivolse parole di conforto, dicendomi di andare avanti tranquillo
e di fare del bene. E così siamo andati avanti fin qui, con l’aiuto del Signore
e tutto confidando nella Divina Provvidenza, considerando la nostra debolezza
come il trofeo di nostro Signore.
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Pur troppo, malgrado i grandi aiuti e le misericordie di Dio,
è troppo il male che ho fatto in paragone del poco bene, - e se un po’ di bene si è fatto,
è Dio che lo fa in noi e a n. sig.r Gesù Cristo solo ne spetta tutta la gloria.
Del resto, caro don Sterpi, tornando ai Rescritti per le ordinazioni, non dubito che,
esaminata bene la cosa essi vengano informati tanto più dopo che sua Emin.za
il Card. Scapinelli, nella sua qualifica di Prefetto dei religiosi, li munì del sigillo,
e mi assicurò che avrebbero avuto sempre il loro valore.
Ed ora preghiamo, e confidiamo nel Signore, nella SS. Vergine e nella s. chiesa,
e tutto ci porti ad amare di più il Signore.
Saluto, conforto e benedico voi e tutti in Gesù Cr. e nella santa Madonna.
Vostro aff.mo
Don Orione d. D. P.
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