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 +        Anime! Anime!

         Bs. Aires, il 29 luglio 1936 - ore 20


 Caro don Sterpi,


 La grazia di n. Signore e la Sua pace siano sempre con noi!

 Sino a quest’ora non mi è giunta nessuna vostra per avion

in genere viene verso le 22, ma, se verrà, ve lo dirò in fine della presente -

 Vi mando una lettera perché tutte le Case siano avvertite del Visitatore apostolico:

mandatene copia subito a tutti i Direttori e Capi delle Case,

da leggersi a tutta la Comunità riunita. Io mi riservo di scrivere

direttamente al Visitatore e vi manderò copia della mia a lui,

e gli scriverò appena da voi o da lui sappia qualche cosa di più; -

anche per scusarmi che non vengo, poiché mi par meglio

che egli abbia la più ampia libertà, tanto più che in questo momento,

non potrei proprio venire. È bene che facciate sapere ai Capi delle Case

che non è conveniente (per ora almeno), che si facciano pubblicità pei giornali

e anche nei nostri periodici, né accademie, né pranzi d’onore con inviti,

musiche etc. che certo gli dispiacerebbero, se pur non lo disturberebbero

nell’adempimento del suo delicato ufficio.

La Della lettera che ora mando alle Case sarà forse anche bene

che egli ne abbia poi copia, quando voi crederete opportuno fargliela passare,

e così al nostro Vescovo, e ai Vescovi dove abbiamo Case, a quelli cui meglio credete.

Certo che Egli andrà prima dai Vescovi e dal Card. di Genova per sentirli,

e anche per atto di ossequio, quindi non sarà male prevenirli

e che mandaste copia della mia lettera anche a tutti, con due vostre righe,

e allora mandatela anche allo stesso Visitatore.

 Vedete che tutte le spese del Visitatore sono a carico nostro,

quindi anticipategli un mille lire almeno. Io credo opportuno mandarvi,

in foglio a parte alcune parole che voi leggerete a quei sacerdoti nostri più fidati e sicuri,

anche perché si diano conto della situazione, che molti di essi in tutto o in parte ignorano.

 Qui tutti bene, grazie a Dio, e voi altri?

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 Scriverò ancora sabato, I agosto - Sono quasi le 22, e devo spedire.

Oggi non scrivo ad altri, non posso. Ho scritto al Conte Ravano.

 Di quelle mie lettere scritte agli esercitanti di Montebello,

potreste mandarne copia da leggersi agli Esercizî di Bra.

 Mando parecchie copie della lettera per le Case,

così ad alcune potreste mandarla subito, come a Roma, Venezia etc.

 A certi Vescovi la potrebbero portare anche i Direttori stessi

come a Venezia, Genova, Alessandria, Milano, Reggio, Messina, Novara, Piacenza -

Meglio dove si può che sia presentata.

 Dio vi conforti e benedica tanto.

 Aff.mo in G. Cr. e Maria SS.


          Don Orione  d. D. P.

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