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+ Roma, il 7 febbrajo 1913
Carissimo don Bariani,
Ho ricevuto la vostra lettera, la quale è piena di umiltà e di scoraggiamento.
Non dovete scoraggiarvi umiliarvi sempre scoraggiarvi mai.
Voi avete bisogno di fare gli Esercizî Spirituali, ed è giusto e doveroso
che vi dia tempo e comodità di farli.
Li verrete a fare nella Casa degli Esercizî, dove li hanno fatti tutti gli altri,
cioè a Villa Moffa presso Bra, il paese dove è nato il Ven.le Cottolengo.
Là vi è don Cremaschi e sono tutti chierici; ed è luogo fatto appositamente.
Sarete contento.
Quanto al tempo di venire, è bene che la Casa, nella situazione in cui è,
e dato che non c’è più il Vescovo, non rimanga senza sacerdote,
quindi datemi tempo da potervi mandare un sacerdote che vi sostituisca, e al quale voi,
per alcuni giorni, diate tutte quelle informazioni e cognizione della Casa
e stato delle cose, che egli, dopo, non si trovi in imbarazzo; ma sappia qualche cosa di ciò
che deve fare.
Intanto però non scoraggiatevi, né lasciatevi avvilire dallo stato delle cose -
questo abbattimento non viene certo dallo spirito del Signore.
E voi di frequente vi lasciate prendere da tale scoramento, e dovete vincervi.
Noi non abbiamo per nulla perduta la fiducia in voi, solo penso che
quando sono stato costì il mese di agosto, non mi abbiate detta
chiara la vostra situazione di debiti, perché mi pare impossibile
che arrivaste ad averne tanti, mentre allora erano assai meno.
Tuttavia, non temete che Iddio ci ajuterà, e non farete brutte figure.
Vi benedico di cuore con gli eremiti e gli orfanelli
Vostro aff.mo in G. C.
Sac. Orione d. D. P.
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