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+ [Tortona,] 16 Maggio [19]18
Mio buon Padre in G. C.,
Non vorrei recarle dispiacere, ma, pel benevolo interessamento suo
alle nostre miserie, sento di doverle pure comunicare che da lettera avuta stamattina,
la consaputa causa di Casale non volge, almeno fin’ora, guari favorevole a noi.
Furono deferiti i due giuramenti, pare, e il Brezzi non andò poi,
forse non l’avrà potuto.
Vi è un rinvio al 28 corr., che non capisco. Mi vennero trasmessi in copia
i giuramenti e quella nota che don Ravazzano trasse dai nostri registri.
Forse quel giorno sarò chiamato a giurare.
Se anche la vertenza mi andasse male, veramente sento che non meriterei altro,
e forse è questa una grazia che Dio mi prepara, perché tratto molto freddamente
con nostro Signore.
Sempre mi voglio convertire, e mai mi converto.
A parte il danno, che può venirne, per colpa mia, a questo Istituto, -
pel rimanente oserei quasi dire che nel cuore devo esserne contento,
nel desiderio che questa umiliazione valga almeno ad indurmi a un po’ di penitenza
e a ravvedimento sincero col Signore.
Quindi ne stia lieta anche vostra Eccellenza, e sia lodato Gesù Cristo.
Bacio con riverenza il s. anello, e le sono in Domino
aff.mo come figlio
Sac. Orione d. D. P.
P. S. Un chierico-soldato scrive a don Sterpi da Ancona
e unisce alla lettera una poesia v. Eccellenza la legga.
Si vede che la setta tenta preparare gli animi .....
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