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        [Roma - Ognissanti,] 29 Marzo [192]6


 Mio buon padre in Gesù Cristo,


 Dio ricompensi larghissimamente vostra Eccellenza rev.ma

della sua venerata lettera tanto paterna; anche don Pelizza e anche questi miei confratelli

ne rimasero molto assai confortati, e tutti la ringraziamo.

Il nostro malato è sempre molto grave; e dobbiamo assisterlo continuamente dì e notte,

benché tuttavia non mi sembra ci sia più pericolo imminente

e mi par di vedere un raggio di luce - È già qualche cosa molto e Deo gratias!

 Però ho altro sacerdote in piedi ma malato qui a Grottaferrata, anche lui malato

e senza umana speranza, ho qui a Grottaferrata: Ha 29 anni! -

Sit nomen Domini benedictum! Non c’è ci rimane altro e meglio da dire

che di tuffarci nel calice del Signore.

Stanotte Jeri notte poi hanno rubato i vasi sacri alla cappella di Montemario,

e, quel che è più, anche le sacre specie.

In questa Da una settimana che sono a Roma, sono tutto intento qui

e quasi non esco sono uscito.

 Eccetto don Minozzi, che mi fece cercare, e che e visitai al Policlinico

dove ignoravo si trovasse da circa un mese al Policlinico, ma in via di miglioramento ora, - non vidi, si può dire, nessuno.

 Minozzi è in via di miglioramento, mi parlò dei dispiaceri di Mg.r Talamo,

Mg.r Cisterna, etc, i quali riferivano al Vaticano giorno per giorno;

ma fu l’unico discorso del genere che udî qui.

Esco una volta al giorno, perché una famiglia che sta in Roma

mi manda a prendere l’automobile perché vada da un suo malato

molto difficile e grave spedito. I Stamattina, Dio m’ha ajutato, e jeri mattina

egli e fece le sue divozioni.

Jeri Domenica vidi in gran fretta, e d’in piedi quindi Mg.r Perosi,

che feci alzare dove dovetti disturbare mentre poco dopo verso le l4

faceva prendeva un po’ di riposo. Mi bisognavano certe facoltà per l’abiura d’un massone.

e andai; ma Non potei trattenermi, perché già c’era già l’automobile che m’aspettava,

e non si parlò di nulla; solo nell’uscire che d’una sciocchezza Avendogli detto che

quest’anno avevo passato avuto il piacere di passare S. Marziano a Tortona,

mi rimproverò perché, nel nostro calendario, al 6 marzo, non c’è S. Marziano,

ma non so quale altro santo - Io neanche me n’ero accorto, e dovetti venire venir a Roma,

e andare dall’assessore del s. Uffizio per saperlo.

 Avevo incaricato uno dei nostri di Venezia di mettere insieme un calendario,

ma già si era in fin d’anno, si doveva buttarlo fuori non Io ci misi mano, e quando lo vidi, era cosa fatta.

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Non sapevo dell’ L’omissione di S. Marziano mi sfuggì,

ma ci ho trovato trovai parecchio che o doveva lasciarsi, o messo mettersi in modo diverso.

ma c Che farci? Non l’ho silurato del tutto, ma, dove son giunto a tempo,

ho impedito che fosse diffuso; di più non potevo.

 Amerei tanto essere a Tortona pel giovedì santo, unicamente per fare,

anch’io da buon cristiano, la Pasqua dalle mani del mio Vescovo. ho Questo

 Oh questo sì! Ma, pel resto, ringrazio vostra Eccellenza,

e ma la prego di assolutamente di dispensarmene per sempre. Non E converrà più

non solo che non mi vedano più a tavola da v. Eccellenza, ma possibilmente

neanche a passeggio. E anzi è È la ragione per cui più d’una volta ho cercato sottrarmene.

 C’è già tanto pettegolezzo di sacristia, ne pensano e so che ne dicono già tante,

che è dev’esser doveroso per me non dar ombra né motivo di mormorazioni mormorare.

 Quando ultimamente fui da v. Eccellenza mi passò di mente di dirle

che erano state da me alcune Signore dell’apostolato della preghiera; -

come pure mi scordai di chiederle se poi il nostro don Vistalli

le avesse poi mandato quel tal manoscritto.

 Un foglietto morale-religioso ci potrebbe ben stare a Tortona,

purché non invada affatto il campo del «Popolo». Penso però anch’io che il difficile

è trovare chi lo sappia fare farlo, e sappia continuarlo.

 Io ho offerto per ora che cominciassero sulla Madonna della Guardia,

che son solito far uscire un po’ prima e un po’ dopo la nota festa;

poi dovrebbero continuare continuarla.

 Il titolo stesso dovrebbe essere sarebbe popolare in città, per riuscirebbe gradito

e a penetrare; è poi titolo al tutto religioso, che non faccia farebbe ombra.

Non devono aver timore di cominciare con umiltà di natali,

si quasi da passare quasi inosservati. Io son nato per iniziare aprire la strada,

per dare la mina; bisogna poi che altri entri nel solco e continui,

poiché non mi è possibile localizzarmi pretendere che mi fissi in un posto.

 Se il foglio sarà curato si farà strada; e i rev.di parroci di Tortona,

quando lo vedranno fatto almeno discretamente e già diffuso, se ne serviranno, speriamo,

e, quasi senza dirlo, il foglio diverrà di fatto, interparrocchiale.

 Chiamare ora a raccolta i parroci, - (e non lo potrebbe fare che vostra Eccellenza),

per la compilazione d’un bollettino interparrocchiale, - (come mi pare volesse

specialmente quella signora più anziana con cuffia, o cappellino nero da alla rococò

del gruppo che venne da me), - e che sarà pur venuta da vostra Eccellenza

non mi parrebbe bene al momento per più motivi buone ragioni. Oltre che

E si correrebbe pericolo che più d’un parroco dica magari sì ma poi non faccia o, peggio,

disfaccia, influendo magari forse sinistramente su gruppi di devote o su associazioni.

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E ciò non già perché non sentano senta che il foglio morale - religioso a Tortona

può fare del bene e non neanche per opporsi al desiderio che vostra Eccellenza

potrebbe manifestare, ma perché questo non è il al momento gli animi dei parroci

sono troppo divisi un po’ dalle per le beghe loro.

 Vostra Eccellenza rev.ma ha già dato il suo appoggio morale per ora,

e direi che basti; e per ora mi perdoni la libertà.

 Mi ero anche pure dimenticato dirle che era pervenuta al nostro Istituto

ci giunse una lettera del Salice, [avvocato] il quale «nella sua qualità di Presidente

del Comitato cittadino dei Balli di beneficenza», diceva dice che aveva ha messo

a disposizione dei miei orfani L. 1000. - La lettera giunse alla Direzione

al Direttore dell’Istituto che io ero fuori Tortona,

e c’era subito chi subito avrebbe voluto voleva rispondere un po’ con una forma

forse un po’ forte. Ho dato disposizioni che non si ritirasse affatto detta detta somma,

ne che ma che anche non si rispondesse, per ora, riserbandomi di farlo io,

possibilmente io a voce, - e, s Se vengo verrò per Pasqua,

magari nell’andare a fare al sindaco gli augurî pasquali,

gli dirò i motivi per cui ritengo non si debba accettare. Questa gaffe, Carbone

non l’avrebbe fatta come non avrebbe fatta quella di togliere il sussidio al liceo

e Istituto tecnico, per poi offrire L 1000 frutto di balli.

 Però i secolari non sempre comprendono certe cose ci arrivano, e sono da compatire.  q Quando poi, in bel modo, si accenna loro a qualche nostra buona ragione,

se sono anime nobili, ne riportano ancora buone impressioni e svantaggio per l’anima loro

si può ancora far loro del bene.

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