V059T114 V059P137
[A don Ravazzano 1918]
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sono rimesso al Vescovo, - ora come va che si va
ancora continua per i tribunali?
Se
Ma se Mg.r Vescovo aveva
ha accettato, ciò lo
fu perché non si andasse per i tribunali!
Senta un po’: Sono io che voglio andare per i tribunali? No! io ci sono tirato
Dunque
chi è Il è il Vescovo che vuole che dei preti
vadano per i tribunali? No.
Ma
dunque chi è, caro don Ravazzano? Non possono essere che la
Sua parte i suoi legali.
Non
si offenda c’è da
offendersi: non voglio offendere.
Ripeto
che io fui in questa
faccenda io sono,
e io sarò sempre
nelle mani del Vescovo interamente, con la grazia del Signore, finché Dio mi darà vita,
come
lo spero da Dio. Sono
pronto in ogni ora, e in
ogni momento che lei vorrà,
c
Caro don Ravazzano, crederà
che andiamo ad andare dal Vescovo,
perché
egli da padre decida come crederà! e
s Sono pronto a firmare subito,
e
anzi intendo con questa mia di obbligarmi ad accettare ogni
e qualunque Sua decisione
data dal Vescovo.
Per
questo io ho
lasciato da parte tutti: per questo nessuno de’ miei avvocati
salì mai lo scalone del Vescovo: per questo io corro rischio
di non aver neanche più i miei difensori.
È chiara la mia piena e buona disposizione?
Ma
perché da preti non diamo un vero e proprio mandato al Vescovo?
e tutto sia finito una buona volta?
Ma
perché non andiamo
andremo noi preti, dal Vescovo, lasciando
tutti, e poi amen
faccia
poi lui, = lui senta poi se crederà pure da
sè gli avvocati, senta chi vuole?
Non
è offendere i suoi avvocati, dal momento che io ho lasciato fuori
sempre i miei. Non Le pare? E
poi il Vescovo potrà sempre chiamarli, prima
avanti di decidere.
Ma, se ci siamo messi nelle mani del Vescovo perché lei resta nelle mani degli avvocati?
perché
va per mi tira ancora?
Le pare? davanti ai
tribunali, contrariamente
al
modo di vedere e di sentire pensare
del Vescovo?
Le sarò grato di una risposta
E le sono in Gesù Cristo e Maria SS.
Dev.mo ed aff.mo
Sac. Orione d. D. P.
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