V059T122 V059P145
Mio caro don G. Ghezzi,
Ricevo
qui la tua gradita lettera del 30
gennajo 29 gennajo corr.
Come vedi mi trovo fuori e lontano da Roma.
Sono
molto lieto di saperti intanto a Novi, ho
dove potrai fare un grande
gran bene.
Sono
anche contento della
soddisfazione che hanno provato i nostri Superiori.
Tutto
quello che io potrò
fare sta tranquillo caro Ghezzi che lo farò,
lo farò, con l’ajuto del Signore; ma pel momento ti dico schietto
che
non conviene
soprassedere aspettare
un poco, e intanto tu lavora,
fa del bene a tutti, porta a tutti lo spirito di fede e la parola di Gesù Cristo
e fa
sentire [che]
arrivi l’opera tua sacerdotale a
tutti i vada ai buoni
e a quelli meno tuoi bravi soldati.
Iddio e i tuoi Superiori faranno il resto, e, dove anch’io lo potrò ti ajuterò anch’io
molto
volentieri. Ma lascia Ora
sto lavorando per Zuccarini, e qualche giorno fa
gli ho potuto mandare una buona parola, povero figlio!
Ma
La Madonna SS. già ti ha ajutato
e ti ajuterà ancora
Sî un sacerdote pieno di fede e di carità ma sta un po’ attento nel parlare vedi
Mi permetto dirti questo perché sono sempre il tuo aff.mo e antico Direttore
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