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[l’azzurro è dattiloscritto]
[Tortona,] l5 Settembre 1931
Caro fratel Damaso, [Alessandrini]
Come le ho telegrafato un po’ fa dal gabinetto del Podestà,
viene appositamente a Roma, inviato da tutte le Autorità, il sig.r Riccardi,
per conferire in merito alla venuta del nostro maestro, sua Eccell. Perosi,
che qui è atteso come il Messia. - Per carità, caro fratel Damaso,
ora, che tutto è pronto pel 26 - 27 sett.bre, bisogna che egli venga.-
Le esecuzioni si daranno nel nuovo Santuario votivo,
del quale pose la I pietra il compianto Cardinale, e dove ne trasferiremo
la salma benedetta insieme con le salme dei genitori del maestro; -
il maestro, anzi, mi disse che poi voleva anche lui essere deposto insieme con i suoi cari. -
Qui troverà accoglienze trionfali, e sarà un gran bene
per lo spirito del caro Renzo nostro, e pure un trionfo religioso grandiosissimo. -
Avrete tutti cortesie ed ospitalità degna; - lei, Marziano, il segretario del maestro
e le sorelle. - Scrivo anche alla Felicina.
Io verrò a prendere il maestro qualche giorno prima,
perché qui lo vogliono a fare un po’ di vendemmia nelle vigne delle nostre colline. -
Veda lei di eliminare, nella sua delicata abilità e saggezza, ogni possibile difficoltà, -
e dia a Tortona, - che ha sempre seguito, con amore e orgoglio di madre,
il suo più grande figlio, - dia, caro fratel Damaso, a questa città non indegna,
la gioia di salutare e di accogliere, anche per brevi giorni tra le sue mura gloriose,
il più glorioso de’ suoi figli.
La abbraccio fraternamente in osculo sancto.
Firmato: Suo Don Orione
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