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          Tortona, il 6 7 gennaio 1913


Rev.mo padre, [Semeria]


Il mio superiore ha ricevuta la sua lettera

 Mi sono alzato, e vi scrivo con piacere che ho ricevuto la vostra lettera

del 2 genn. con il biglietto di presentazione per la figlia di Giolitti.

Come vi ho fatto scrivere, spero ottenere da essa con tale vostro biglietto

che sia concesso l’exequatur a Monsig.r Caron. Se la cosa riuscirà,

sarà una consolazione al cuore del S. Padre e alla chiesa. -

Vi ringrazio di quanto avete fatto: prego per voi che siate consolato:

prego il Signore di ricompensarvi largamente l’opera tanto bella

e tanto santa che avete fatto.

 L’altro biglietto che avete mandato direttamente, perché prima d’ora

potessi fare questo lavoro presso la Chiaraviglio-Giolitti, non l’ho ricevuto.

 Va meglio la mia salute: questi figlioli mi usano tante cure.

Appena posso mettermi in viaggio vado a Roma.

 Preghiamo che Dio ci ajuti. Porterò con me la vostra bella lettera:

farò tutto quello che potrò, e vi terrò informato.

 Mi dispiace che dovrò tardare qualche settimana perché Monsig.r Vescovo

mi ha legato qui per qualche cosa, ed io non ho saputo dire di no,

per crescere la carità che ci deve essere tra lui e me

 Voi potreste mandare una parola alla Chiaraviglio scusando questo mio ritardo,

data anche la mia malattia, anche perché non le sembri strano questo non andare?

 Io ne ignoro l’indirizzo, se no le scriverei io stesso. -

 Beneditemi, caro padre, e pregate per me.

 Vostro aff.mo in Gesù signor nostro


            Sac. Orione


 Ed io pregherò tanto il Signore che vi faccia santo e un gran santo.

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