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          Venezia 8 Sett. [19]19

          Nel Nome di Maria SS.


Ottima Ottime signore sorelle Marchese,


 Scrivo a lei con cui loro unicamente perché con esse

mi trovo in qualche maggiore relazione che col sig.r Santino,

e anche perché confido di aver in loro come le mie patrocinatrici coadiutrici,

se pure ce ne fosse bisogno, in un’opera che certamente sarà di grande bene alle anime

e di gloria a Dio. Sarei venuto in persona,

ma questo mi subito dopo la festa di S. Bernardino dovetti venire a Venezia

dove questa Congregazione di carità mi ha affidati duecento orfani

e 25 sordomuti, e dove in qu.

 Oggi dovevo essere a Tortona, ma, avendomi il Cardinale Patriarca

obbligato a predicare in San Marco in preparazione alla benedizione

della prima pietra che del tempio votivo, che Venezia innalzerà al Lido

in onore dell’Immacolata è con mio vivo dispiacere che anche oggi non potrò partire

poiché sua Eminenza desidera che oggi sia presente alla grande funzione.

Ma oggi, dolce festa della natività di Maria io, dopo avere molto pregato in questi giorni,

volevo venire da loro, per chiedere nel nome di Dio che mi e della SS. Vergine

che mi ajutassero a il perché possa fare il Santuario alla Madonna della Guardia

a S. Bernardino. In questi mesi io ho cercato dove poter far sorgere la nuova chiesa,

ma ho visto che non c’è che il posto dove loro hanno l’ortone.

Io non chiedo la proprietà di quella terra: desidero anzi e chiedo per favore

che la proprietà resti loro, tanto più che temo vi sia presto una legge

che porterà via ai frati e alle i beni dei preti e dei religiosi:

se per i Io sono un povero ma la Madonna mi manderà il denaro;

sono pronto a dare loro annualmente quanto crederanno di determinare:

sono e anche a fare un debito e a dare loro una somma subito:

basta che, firmata un io possa cominciare la chiesa il Santuario e sulteranno

e fare del bene e aprire alle anime una sorgente spirituale di salute.

 Sento che la Madonna si farà la sua chiesa e che farà dei miracoli.

Sono un povero peccatore ma molte anime risorgeranno a Dio,

per e Tortona e i dintorni di Tortona si com ne risentiranno un gran bene.

 Dove loro hanno l’ortone corrisponde al posto

dove ha predicato San Bernardino da Siena 500 tanti anni fa, quando venendo da Novi

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e la gente non stan potendo stare nella chiesa del Convento,

il santo che andava pacificando l’Italia, dovette predicare fuori alla moltitudine

che gli era andata incontro.

 Così il Santuario sorgerebbe sulle orme di un Santo!

 Io non vi vengo davanti con le mani piene d’oro,

perché loro voi lo sanno sapete bene che sono un povero figlio:

ma vi dico che nulla ci perderete, né per voi né per i vostri eredi:

né per la vita presente né per la vita eterna.

Nella La Casa del Convento diventerà l’ospizio per le povere vecchiarelle

che ogni giorno faranno corona alla Madonna, e si pregandola per i benefattori

e per i peccatori, e le povere buone vecchie si prepareranno [strappato]morire.

 Oh se, nel prossimo giorno in cui l’Italia firmerà la pace con l’Austria,

il sig.r Santino e loro mi potessero mai dare la buona novella, che gioja,

che consolazione sarebbe la mia! La sera della Guardia tutta Tortona

ha sentito che la Madonna vuole qualche cosa da noi a S. Bernardino:

io stesso sentiva che esso di avere fatto nulla e che essa,

era essa che voleva trio maternamente trionfare sul cuore del popolo

e fargli sentire le bellezza la dolcezza della fede e della vita cristiana. Durante

quella santa processione, io non sentivo altro che un grande dolore dei miei peccati,

e andavo offrendo alla Madonna tutti i miei peccati perché essa misericordiosamente trionfasse anche sopra di me e facesse di me non dico lo strumento,

ma umile sgabello della sua sue grazie e della sua gloria.

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