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[+] [Tortona,] 27 Nov. 1930 - A. IX
Gentil.mo Signore
Sig.r Cav.r Bonissone
Presidente
Congregazione di carità
di Tortona
So quanta fu sempre larga la benevolenza di vostra Signoria
e di
cod dell’On.le amministrazione dell’ospedale
verso questa mia povera Opera.
della
Div. Provv.za
Io, gettato qua è là, non sempre posso, a lei, sig.r cav.re,
e a tutti i suoi collaboratori dire, come vorrei quanto grande è la mia riconoscenza,
ma sento di essere loro veramente grato.
Ora, alle passate prove della sua intelligente bontà, e benemerenze,
La pregherei di voler aggiungere, sig.r cav.re, anche quest’altra, che cioè, -
almeno sino a che mi sia levato un po’ di dosso i gravi impegni che ho incontrato
con i lavori in corso, - possa ancora mandare ad asciugare i nostri stracci all’ospedale
usando ogni riguardo.
Avrei
dovuto questo chiederglielo prima, ma ella mi vorrà
voglia scusare.
Allegg
Appena alleggerito dalle attuali forti spese, farò
anche l’asciugatoio.
E non dimenticherò l’ospedale in tutto quello che potrò.
A
favore dell’ospedale di
esso non è tanto che ho fatto disporre
una discreta somma per testamento, da persona che è venuta a consigliarsi da me,
e
ciò anche specialmente
in vista del modo come esso ora è saggiamente amministrato.
Il nostro caro ospedale io l’ho sempre amato, anche perché la mia carriera
(chiamamola
così, per eufemismo così)
direi che è la ho
incominciata tra le sue mura,
quando
da chierico venivo nelle le
domeniche a visitare i malati
Dovrei
ben venirci ancora anche
oggi, ma ora sono un uomo come ipotecato
Il cielo la ricompensi, caro sig.r cav.re, del bene che mi ha sempre voluto
e
che mi fa. io, le sono tanto tenuto!
Pregherò
per lei, e Dio la benedica e con
conservi con tutti gli altri amministratori!
La
ossequio, e le sono con
sempre maggior grato animo, di lei, sig.r presidente,
Obb.mo
e dev.mo
¨