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Venerat.mo Padre,
Iddio ha vinto!
Dopo tante lotte e dopo tanto pregare nostro Signore,
a confusione dei nemici della Divina Provvidenza, ha voluto che il diavolo
mi facesse il collegio.
Il sotto - prefetto se n’era lavate le mani; il prefetto non voleva approvare,
noti framassoni e professori e socialisti ricorsero a Crispi ed a Baccelli
per fare annullare il contratto di cessione.
L’ispettore fu mandato dal governo a visitare il locale, e vi andò col metro alla mano.
Tutto sembrava perduto, quando la Madonna, la mia cara Madonna
che non mi ha mai abbandonato, ne mè ne i miei poveri figli
e la bontà e la misericordia grande di nostro Signore -, non badando a tutti i miei peccati,
cagione di tutti questi guai, - sono venuti in mio soccorso e mi hanno consolato.
Dal Ministero dell’interno un telegramma al prefetto
gli ordinava di non frapporre ostacoli; e il Signore e la Madonna trionfavano così,
e facevano che Crispi stesso fosse lo strumento della loro grande misericordia verso di noi.
Oggi, 25 luglio, il municipio mi partecipa la piena approvazione del prefetto,
e mi promette che si darà subito mano à lavori di restauro.
Mentre io sono qui che piango di consolazione avanti la mia cara Madonna,
ed a’ suoi piedi invoco grazia e forza per incominciare a lavorare
per
incominciare a lavorare p il
Signore, vogliate, o veneratissimo Padre,
darmi la vostra santa benedizione e a me e a’ poveri figlioli
che la Divina Provvidenza mi ha dato, affinché possiamo crescere a vostro conforto
ed essere per sempre la vostra corona in Paradiso.
Dev.mo servo e figlio in G. C.
Chierico Orione
Dalla Piccola Casa della Div. Provv. il 25 luglio 1894.
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