V059T164 V059P192
[17 Agosto 1904]
[A Mg.r Bandi,]
Quando
l’altro jeri sono stato a Stazzano e
vi ho detto dunque
parlato
di trasportare la Casa della Divina Provvidenza dagli Oblati
mi è parso di vedere in voi uno stringimento e mi avete anche detto
di
che bisognava cambiare le
certe disposizioni già fatte da voi stesso e da me
firmate.
Io per me sono lietissimo di qualunque cosa disponga il Signore di noi,
ma
ora con questi
cambiamenti dobbiamo ora continuare i lavori dell
o sospenderli?
Vi
è un la volta sopra la biblioteca che minaccia va
e andrebbe rifatta,
e
e ci vorranno almeno 600 lire: vi è
anche da fare sono anche altri lavori
per mettere la Casa in una condizione un po’ abitabile e decente
Come
si fa, se ancora oggi oggi
si disfa ciò che si è fatto
e
non sappiamo a quali fatti ci viene
data? nulla di sicuro?
mi
Mi parlate di firme Ma io non l’ho neanche
domandata la vostra firma
né
mai ho espre che abbia
pensato od ho espresso
il desiderio di un patto firmato da voi,
l’avrei
stimato un oltraggio alla vostra,
io sì lo doveva firmare per vincolare i miei,
ma
quando non vi piaccia, anche ce ne fossero state cento firme basta
che il
che valgono in Domino se padrone della vigna dice non mi piace così:
vi sciolgo oppure andatevene, noi in Domino dobbiamo fare così.
Non può un Vescovo annullare con un decreto un proprio decreto?
Io mi inginocchio ai vostri piedi e vi prego di sentirmi:
Voi la date a me o la date alla Divina Provvidenza? -
Io
ho bisogno solo di nient’altro che di amare Dio per
me io non l’ho bisogno
e sono il primo a dirvi di non darmela, perché mi sarebbe di imbroglio
voi la date alla Divina Provvidenza - ma perché dunque ragionare
con la Divina Provvidenza? e limitare il tempo? no, io vi prego, o mio buon Padre,
di non fare così perché è una cosa che non va.
Credete voi che Dio vi domanderà conto di averla data alla Divina Provvidenza?
E se Dio non ve ne domanderà conto, cosa valgono gli uomini?
Quando noi non serviremo più la Divina Provvidenza la mano di Dio
penserà
a disfarsi di noi = statene sicuro, e la casa sarà
resterà dei Vescovi di Tortona
o di
a chi vorrete voi secondo vostra coscienza -:ma ora
se la date datela,
illimitatamente e in modo che serva al fine, perché diversamente non la posso prendere.
Io
andrò Mancano v 20
giorni ad andare fuori da S. Chiara,
ma
alla Divina Provvidenza non manca nulla p
e ci penserà di sicuro:
pregare e non tremare
A
me pare, o mio buon padre che
anche voi dovete voi
dobbiate compiere,
e
con umane considerazioni anche fosse d’oro io vi ringrazio o
mio buon padre
questo grande atto di fede = dare la Casa alla Divina Provvidenza
e
non togliere torglierle
ciò che già con cuore di padre a noi suoi poveri figli avete dato
Andiamo un po’ in Domino.
V059P193
Io per me vi supplico di questa carità nel nome del Signore,
ma
se non me la date con poca fede potete
dare così anche fosse d’oro
non
la posso ricevere - e so
che la Divina Provvidenza che è
padrona di tutto
me
ne avrà già preparata e ci penserà a prepararmene
un’altra,
io me ne sto tranquillo nella Provvidenza = pregare, e non tremare
Caro mio Vescovo voi mi dovete aiutare, mi dovete aiutare =
la Madonna in questi giorni ve lo dirà : in Domino in Domino in Domino
I
miei peccati sono grossi, ma non mi dovete fare
andare mandare via,
ma per stare qui sia in Domino - vedete che è da tanti anni,
ma dunque sia un po’ una volta in Domino semper
Qui confidit in Domino non minorabitur = dunque in Domino in Domino in Domino
v
Vi ho scritto perché mi sento una gran cosa che mi
preme il cuore da due giorni
Io
vi scrivo che saranno le due di notte eppure
non ne proprio perché è una cosa
che non ne posso più.
Se
voi la darete in Domino e vi entreremo
noi staremo in Domino
sento che in questa Casa gli Angeli del Signore vi scriveranno una gran cosa
che
farà in e vedrete la santa mano di Dio.
Dunque cosa dite? dobbiamo entrarci in Domino come si era stabilito o no?
Se
è per non entrarci ma
non in Domino: come devo fare?: no no no:
non
si farà a nostro saremo
a posto = per tutti i muri, per tutti i sassi: - fede fede fede =
Divina Provvidenza - Divina Provvidenza - Divina Provvidenza, in lungo e in largo!
allora dentro!
Guardate, o mio buon padre che - anche voi non credeste bene di darla come dico -
io sono lietissimo e sempre vostro affezionatissimo figliolo in Domino
Dunque state lieto anche voi - anche Iddio disponesse che noi ce ne andassimo
siamo
sempre vostri e saremo cani fedeli da per tutto
al caso che noi.
s
Se ce ne andiamo, andiamo amando Dio e la Madonna e
la s. chiesa e voi,
andiamo
cercando e le anime di Dio laetantes cercando
colla Divina Provvidenza,
e non altro.
E
quando l’avremo trovata siamo i primi a chiamarvi e a dirvi
siamo
qui ma siamo sempre vostri -
Noi
amiamo molto Tortona, ma perché
è proprio dell’Istituto
di non essere attaccati ai mattoni?
O Santa e Divina Provvidenza tu sai - Santa e Divina Provvidenza tu vedi -
Santa e Divina Provvidenza tu puoi - O Santa e Divina Provvidenza provvedi
Vogliamo e desideriamo colla divina grazia tutto ciò che vogliono i Vescovi
dove siamo e non desideriamo e non vogliamo e non facciamo ciò che i Vescovi
non desiderano e non vogliono che si faccia
Io vengo da V. Eccellenza con piena indifferenza = Voi dite:
sì venite che vi benedico, ed noi veniamo voi dite = non credo bene, - e noi non veniamo,
e non ci sarà dubbio che Voi siate compromesso perché farò in modo di trovare
qualche
[motivo] che
vostra Eccellenza non sarà scoperta
non avrà noie.
V059P194
Io non voglio affatto sforzare la vostra mano = deh se voi mio buon padre
non
ce la potete dare in Domino, non ce la date, affatto
noi non ci lamenteremo di nulla
e vi
benediremo sempre - Anche noi ma
noi siamo figli della Divina Provvidenza,
e
anche noi o entrarci in modo che non
non ripugni allo spirito della Divina Provvidenza
o non ci vogliamo entrare.
Anch’io vi ho sempre svisceratamente amato,
e mi
ha profondamente addolorato l’altro jeri
sentire che avrei dovuto trovarmi
ad
un in una posizione diversa da quella sentire dire
che mi rivolgessi ad altri Vescovi
che non siete voi.
Se non conoscessi il cuore di vostra Eccellenza, io non sarei venuto a Vigevano.
Sono
venuto che non stava bene provandomi
abbandonandomi
nelle
mani del Signore e nella bont vostra
bontà di Padre. Ed ho domandato le ordinazioni
perché
ho bisogno di personale, e perché so
non ho bisogno che mi si faccia il deserto.
E mi
sono messo a piangere non perché mi dicevate di no, ma perché il
mio cuore,
che
era pieno di tanti dolori e la voi
ritornavate si sentiva in quel momento
sopraffatto da alcune vostre espressioni giustissime sulla mia ingratitudine
ma che pure pareva mi laceravano la vita il cuore.
e
fui sempre convinto sicuro
che voi non avreste dubitato. e per me
E quando vostra Eccellenza mi parlava diversamente, io ho sempre pensato
che
fosse una prova parlaste
per provare la vostra mia
fedeltà fede e il
la mia devozione.
Quando
mi avete detto accennato di
rivolgermi altrove io non ho potuto credere
a
quel che voi dicevate sentiva.
Io ho capito che le vostre espressioni erano la logica conseguenza di ciò
che
mi avevate risposto detto
prima, che cioè voi vi sareste trovato a lavorare
in un modo ben diverso.
Sentite o veneratissimo Padre, io sono fermamente convinto
di camminare sul sentiero che la Provvidenza mi ha segnato,
ma se Voi siete realmente convinto
Lo spirito di questa minima Congregazione,
che va col nome di Opera della Divina Provvidenza, vuol essere spirito tranquillo,
moderato, veniente dalla carità, nella verità del nostro nulla.
E mentre sappiamo di essere nulla, aspettare, senza alcuna ansietà,
se mai la Divina Provvidenza si degni adoperarci come strumenti a qualche sua opera, -
e per questo la Congregazione si chiama l’Opera della Divina Provvidenza
acciocché la gloria di Dio risplenda nella nostra infermità.
Io sarò lietissimo sempre sia sì sia no: voi, ad ogni modo
mi userete la carità di darmi la vostra santa benedizione ed io vi sarò già assai tenuto
e grato per sempre.
¨