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          [17 Agosto 1904]

 [A Mg.r Bandi,]


 Quando l’altro jeri sono stato a Stazzano e vi ho detto dunque parlato

di trasportare la Casa della Divina Provvidenza dagli Oblati

mi è parso di vedere in voi uno stringimento e mi avete anche detto

di che bisognava cambiare le certe disposizioni già fatte da voi stesso e da me firmate.

Io per me sono lietissimo di qualunque cosa disponga il Signore di noi,

ma ora con questi cambiamenti dobbiamo ora continuare i lavori dell o sospenderli?

Vi è un la volta sopra la biblioteca che minaccia va e andrebbe rifatta,

e e ci vorranno almeno 600 lire: vi è anche da fare sono anche altri lavori

per mettere la Casa in una condizione un po’ abitabile e decente

 Come si fa, se ancora oggi oggi si disfa ciò che si è fatto

e non sappiamo a quali fatti ci viene data? nulla di sicuro?

mi Mi parlate di firme Ma io non l’ho neanche domandata la vostra firma

né mai ho espre che abbia pensato od ho espresso il desiderio di un patto firmato da voi,

l’avrei stimato un oltraggio alla vostra, io sì lo doveva firmare per vincolare i miei,

ma quando non vi piaccia, anche ce ne fossero state cento firme basta che il

che valgono in Domino se padrone della vigna dice non mi piace così:

vi sciolgo oppure andatevene, noi in Domino dobbiamo fare così.

 Non può un Vescovo annullare con un decreto un proprio decreto?

 Io mi inginocchio ai vostri piedi e vi prego di sentirmi:

Voi la date a me o la date alla Divina Provvidenza? -

Io ho bisogno solo di nient’altro che di amare Dio per me io non l’ho bisogno

e sono il primo a dirvi di non darmela, perché mi sarebbe di imbroglio

voi la date alla Divina Provvidenza - ma perché dunque ragionare

con la Divina Provvidenza? e limitare il tempo? no, io vi prego, o mio buon Padre,

di non fare così perché è una cosa che non va.

 Credete voi che Dio vi domanderà conto di averla data alla Divina Provvidenza?

E se Dio non ve ne domanderà conto, cosa valgono gli uomini?

 Quando noi non serviremo più la Divina Provvidenza la mano di Dio

penserà a disfarsi di noi = statene sicuro, e la casa sarà resterà dei Vescovi di Tortona

o di a chi vorrete voi secondo vostra coscienza -:ma ora se la date datela,

illimitatamente e in modo che serva al fine, perché diversamente non la posso prendere.

Io andrò Mancano v 20 giorni ad andare fuori da S. Chiara,

ma alla Divina Provvidenza non manca nulla p e ci penserà di sicuro:

pregare e non tremare

 A me pare, o mio buon padre che anche voi dovete voi dobbiate compiere,

e con umane considerazioni anche fosse d’oro io vi ringrazio o mio buon padre

questo grande atto di fede = dare la Casa alla Divina Provvidenza

e non togliere torglierle ciò che già con cuore di padre a noi suoi poveri figli avete dato

 Andiamo un po’ in Domino.

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 Io per me vi supplico di questa carità nel nome del Signore,

ma se non me la date con poca fede potete dare così anche fosse d’oro

non la posso ricevere - e so che la Divina Provvidenza che è padrona di tutto

me ne avrà già preparata e ci penserà a prepararmene un’altra,

io me ne sto tranquillo nella Provvidenza = pregare, e non tremare

 Caro mio Vescovo voi mi dovete aiutare, mi dovete aiutare =

la Madonna in questi giorni ve lo dirà : in Domino in Domino in Domino

 I miei peccati sono grossi, ma non mi dovete fare andare mandare via,

ma per stare qui sia in Domino - vedete che è da tanti anni,

ma dunque sia un po’ una volta in Domino semper

 Qui confidit in Domino non minorabitur = dunque in Domino in Domino in Domino

v Vi ho scritto perché mi sento una gran cosa che mi preme il cuore da due giorni

Io vi scrivo che saranno le due di notte eppure non ne proprio perché è una cosa

che non ne posso più.

 Se voi la darete in Domino e vi entreremo noi staremo in Domino

sento che in questa Casa gli Angeli del Signore vi scriveranno una gran cosa

che farà in e vedrete la santa mano di Dio.

 Dunque cosa dite? dobbiamo entrarci in Domino come si era stabilito o no?

 Se è per non entrarci ma non in Domino: come devo fare?: no no no:

non si farà a nostro saremo a posto = per tutti i muri, per tutti i sassi: - fede fede fede =

Divina Provvidenza - Divina Provvidenza - Divina Provvidenza, in lungo e in largo!

allora dentro!

 Guardate, o mio buon padre che - anche voi non credeste bene di darla come dico -

io sono lietissimo e sempre vostro affezionatissimo figliolo in Domino

 Dunque state lieto anche voi - anche Iddio disponesse che noi ce ne andassimo

siamo sempre vostri e saremo cani fedeli da per tutto al caso che noi.

s Se ce ne andiamo, andiamo amando Dio e la Madonna e la s. chiesa e voi,

andiamo cercando e le anime di Dio laetantes cercando colla Divina Provvidenza,

e non altro.

E quando l’avremo trovata siamo i primi a chiamarvi e a dirvi

siamo qui ma siamo sempre vostri -

Noi amiamo molto Tortona, ma perché è proprio dell’Istituto

di non essere attaccati ai mattoni?

 O Santa e Divina Provvidenza tu sai - Santa e Divina Provvidenza tu vedi -

Santa e Divina Provvidenza tu puoi - O Santa e Divina Provvidenza provvedi

 Vogliamo e desideriamo colla divina grazia tutto ciò che vogliono i Vescovi

dove siamo e non desideriamo e non vogliamo e non facciamo ciò che i Vescovi

non desiderano e non vogliono che si faccia

 Io vengo da V. Eccellenza con piena indifferenza = Voi dite:

sì venite che vi benedico, ed noi veniamo voi dite = non credo bene, - e noi non veniamo,

e non ci sarà dubbio che Voi siate compromesso perché farò in modo di trovare

qualche [motivo] che vostra Eccellenza non sarà scoperta non avrà noie.

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 Io non voglio affatto sforzare la vostra mano = deh se voi mio buon padre

non ce la potete dare in Domino, non ce la date, affatto noi non ci lamenteremo di nulla

e vi benediremo sempre - Anche noi ma noi siamo figli della Divina Provvidenza,

e anche noi o entrarci in modo che non non ripugni allo spirito della Divina Provvidenza

o non ci vogliamo entrare.


 Anch’io vi ho sempre svisceratamente amato,

e mi ha profondamente addolorato l’altro jeri sentire che avrei dovuto trovarmi

ad un in una posizione diversa da quella sentire dire che mi rivolgessi ad altri Vescovi

che non siete voi.

 Se non conoscessi il cuore di vostra Eccellenza, io non sarei venuto a Vigevano.

 Sono venuto che non stava bene provandomi abbandonandomi

nelle mani del Signore e nella bont vostra bontà di Padre. Ed ho domandato le ordinazioni

perché ho bisogno di personale, e perché so non ho bisogno che mi si faccia il deserto.

E mi sono messo a piangere non perché mi dicevate di no, ma perché il mio cuore,

che era pieno di tanti dolori e la voi ritornavate si sentiva in quel momento

sopraffatto da alcune vostre espressioni giustissime sulla mia ingratitudine

ma che pure pareva mi laceravano la vita il cuore.


e fui sempre convinto sicuro che voi non avreste dubitato. e per me

E quando vostra Eccellenza mi parlava diversamente, io ho sempre pensato

che fosse una prova parlaste per provare la vostra mia fedeltà fede e il la mia devozione.

Quando mi avete detto accennato di rivolgermi altrove io non ho potuto credere

a quel che voi dicevate sentiva.

 Io ho capito che le vostre espressioni erano la logica conseguenza di ciò

che mi avevate risposto detto prima, che cioè voi vi sareste trovato a lavorare

in un modo ben diverso.

 Sentite o veneratissimo Padre, io sono fermamente convinto

di camminare sul sentiero che la Provvidenza mi ha segnato,

ma se Voi siete realmente convinto


 Lo spirito di questa minima Congregazione,

che va col nome di Opera della Divina Provvidenza, vuol essere spirito tranquillo,

moderato, veniente dalla carità, nella verità del nostro nulla.

 E mentre sappiamo di essere nulla, aspettare, senza alcuna ansietà,

se mai la Divina Provvidenza si degni adoperarci come strumenti a qualche sua opera, -

e per questo la Congregazione si chiama l’Opera della Divina Provvidenza

acciocché la gloria di Dio risplenda nella nostra infermità.

 Io sarò lietissimo sempre sia sia no: voi, ad ogni modo

mi userete la carità di darmi la vostra santa benedizione ed io vi sarò già assai tenuto

e grato per sempre.

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