V059T174 V059P207
[l’azzurro è dattiloscritto]
A. M. D. G.
Signora Chiesa, [cugina dei Marchese]
Forse inconsciamente e credendovi di far bene
avete suscitato nell’animo di mia madre sentimenti avversi
ad un’opera che potrebbe essere opera di Dio.
Vi prego a non soffiar nel fuoco; ma a guardare anzi se si può spegnerlo.
Che se vi sentite il dovere di parlare per impedire lo scandaloso spettacolo
di un povero chierico pazzo: - parlate pure; ma prima sarebbe buona cosa
consigliarsene col confessore e con Gesù Cristo nella preghiera e nella S. Comunione.
Anche vi vedessi fra coloro che mi osteggiano,
non vi crediate che si diminuisca la stima che il mio cuore vi porta fin dall’infanzia.
Il Signore mi dà tanta grazia da benedire e da amare,
di un amore divinamente santo, i nemici della mia vocazione e di quella,
che sono intimamente convinto, essere opera di Dio.
Pregate per me.
Chierico O. Luigi di G. + P.
Di Tortona, il 14 Maggio 1892
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