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         [Tortona,] 22 Sett.bre [1908]


 Illustre e nobil.mo sig.r Barone Carlo,


 Come le ho accennato stamattina il sig.r Vercesi di Montù Beccaria,

mio amico e ottimo cristiano, mi si è vivamente raccomandato

perché potesse possa ottenere dal sig.r Colonnello fratello di v. sig.ria

cinque o sei giorni di licenza perché a suo figlio Carlo Felice, volontario d’un anno,

caporale del 2° squadrone del I Nizza Cavalleria ove appunto è Comandante

il fratello sig.r Colonnello, fratello di f. sig.ria aff.ma.

E Detto caporale rivedrebbe così il fratello che è appena entrato in convalescenza

dopo subita una grave malattia, e potrebbe sistemare nel contempo affari di famiglia

che richiedono la sua presenza.

 Il padre del giovane amerebbe che la licenza fosse data in questa settimana

o nei primi della prossima ventura.

 Come le accennai dissi stamattina, la famiglia Vercesi ass cattolica

e distintissima in di Montù Beccaria è sono [nel] comune

a capo dell’amministrazione del Partito di opposizione del Deputato Montemartini,

che è il quale la credo è in minoranza ed è pure del luogo,

e detta famiglia rimase fu dispiacente che il Deputato per fare un bel gesto

abbia sapendo che de c’era in famiglia un figlio malato grave,

abbia di si sia direttamente rivolto al prefetto di Pavia perché fosse accordato

al soldato il permesso Vercesi la licenza, mettendolo così il soldato in una posizione

di indelicatezza col suo Comandante, e perciò. Essa a mezzo mio

ne domanda scusa al sig.r Colonnello, al quale mi sarà caro, quando la possa vederlo,

di chiarire la cosa. onde

 Mentre la prego di questo ringrazio di tanto favore,

La prego di farsi interprete della presso il fratello della gratitudine mia

e della famiglia Vercesi.

Coi sensi della più Con profondo ossequio, di lei, ill.mo sig.r Barone

 dev.mo

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