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Caro mio don Chiappa,
Ho ricevuto la tua lettera del nove corr.
l/
Per quanto riguarda il triduo di riparazione date a Tortona tutte le
notizie sul
che
ne riguardano la riuscita e il bene fatto A
don perché si pubblichi sul vostro foglietto
a stimolo di bene per gli altri
2/
Per Col canonico
[Peano] diportatevi
diportati sempre nel pensiero
e
nell’esteriore come se v ti
trovassi in punto di morte, così non sbaglierete
sbaglierai
3/ Fa dire ancora al sig.r Ratti che ritiri il calessino, e avvertilo che dopo tre giorni
per ordine ricevuto dai Superiori, se non viene a prenderselo, glielo farai condurre a casa.
e così farai.
4
Desidero che il cavallo
non lo adoperare per ora se non
capirai, ma e nim lo adoper
e, se non è da campagna si venda subito. Ora tu non capirai, ma fa niente, fa come ti dico,
e sta lieto in Domino.
5 Circa te stesso, io desidero, che tu metta non la testa nei cavalli o in altro,
«ma in foraminibus Petrae, et Petra (dice S. Paolo) erat Christus»
dunque
tu devi ajutarmi in questa opera che
non è mia, credilo, non è nostra mia
né nostra,
ma mi pare che sia da Dio, e noi siamo in questa piccola sua opera i primi chiamati.
Tu devi darti ad una vita seria di pietà sacerdotale, di carità attiva e fattiva
Io
credo che tu non possa andare avanti così che il tuo cuore non po
può essere soddisfatto.
Mettiti, caro don Chiappa, mettiti subito - Con queste parole non è che mi lamenti di te,
ma ti vorrei vedere più infiammato di amore di Dio e nelle anime,
più
slanciato in Domino: Non vorrei che che
tra voi sacerdoti,
ci fosse più affiatamento per fare più bene alle anime vostre
¨